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Mais OGM: per Greenpeace Commissione UE sempre piegata alle multinazionali biotech

Comunicato stampa - 26 luglio, 2005
Greenpeace commenta la proposta della Commissione Ue di autorizzare il mais transgenico della Monsanto MON863 per l'alimentazione umana. "La Commissione continua a muoversi con i paraocchi, fidandosi esclusivamente dell’Efsa (Autorità europea della sicurezza alimentare) che anziché valutare scientificamente i nuovi Ogm che le vengono sottoposti, non fa che piegarsi acriticamente alle richieste delle multinazionali" afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace.

OGM - Organismi Geneticamente Modificati.

L'alta corte amministrativa di Munster, in Germania, ha obbligato a giugno scorso la pubblicazione dello studio segreto della Monsanto sul mais MON863, dopo che Greenpeace da un anno chiedeva di avervi accesso in base alla normativa europea. Mentre Greenpeace ha iniziato l'analisi del dossier di oltre 1.000 pagine, la Commissione Ue sta chiedendo al Consiglio dei Ministri dell'Ambiente di autorizzare l'importazione di questo mais Ogm, ma Greenpeace e gli scienziati chiedono un bando alla sua importazione.

"Forti critiche al mais Ogm MON863 sono state espresse anche dal professor Gilles Eric Seralini della Commissione di Stato francese sulla genetica biomolecolare, e dal professor Arpad Pusztai, che era stato incaricato dalle autorità tedesche di valutare il dossier della Monsanto. In soli 90 giorni, i topi nutriti con mais Ogm hanno riportato anomalie agli organi interni e al sangue. Gli esperimenti compiuti sono inadeguati e la valutazione dei dati non è certamente corretta. Questo mais va bloccato!" conclude Ferrario.

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