Comunicato stampa - 4 maggio, 2007
Greenpeace pubblica oggi il rapporto "L'ultimo parquet!”, che denuncia come l’utilizzo incontrollato e il commercio illegale del merbau, un legno recentemente divenuto molto di moda per la produzione di parquet, stia distruggendo le foreste indonesiane e portando all'estinzione dello stesso albero. Da una ricerca condotta sempre da Greenpeace sul mercato italiano, emerge che circa il 50% dei fornitori di parquet del nostro Paese sta offrendo il merbau nel proprio listino.
L'Indonesia ospita una delle più favolose foreste millenarie: 100 milioni di ettari di foreste ricchissime di specie animali e vegetali. Le attività illegale di estrazione del legno la stanno distruggendo. L'estrazione del ramino mette poi a rischio di estinzione gli oranghi, una delle specie animali più vicini all'essere umano.
Nel rapporto, Greenpeace rivela le rotte illegali che conducono
questo legno fino ai nostri mercati, passando attraverso la Malesia
e la Cina. Nuove carte prodotte, dimostrano, inoltre, che l'83%
delle foreste di merbau è già stato dato in concessione alle
compagnie del legno.
"Questo legno frutta fino a 600 dollari al metro cubo, una
ricchezza che rischia di portare il merbau all'estinzione entro il
2050" ha commentato Sergio Baffoni, Responsabile delle Campagne
Foreste di Greenpeace Italia. "In Indonesia e Papua Nuova Guinea,
la caccia al merbau ha scatenato una vera e propria corsa al
saccheggio: mentre ogni anno gli scienziati ancora scoprono nuove
specie viventi in queste foreste, la moda del parquet di lusso le
stanno già distruggendo".
Il merbau cresceva un tempo in un'area immensa, che andava
dall'Africa occidentale, all'India meridionale, al sud-est asiatico
e all'Oceania, fino a toccare Tahiti. Oggi una presenza
commercialmente importante si riscontra solo nell'isola della Nuova
Guinea. Lo IUCN (International Union for Conservation of Nature and
Natural Resources) ha collocato questo albero nella Lista Rossa,
come specie ad alto rischio di estinzione nel prossimo futuro.
Tuttavia, ad oggi il merbau non gode di nessuna protezione.
A confermare l'allarme foreste in Asia è intervenuto anche il
"Guinness World Records", meglio noto come Guinness dei Primati,
considerato la principale autorità nella definizione dei record
internazionali, che ha ufficialmente comunicato a Greenpeace che
includerà l'Indonesia come campione mondiale della deforestazione
nell'edizione del 2008, in pubblicazione a settembre. Questo paese
ha già perduto il 72 per cento delle proprie foreste e continua a
perdere le rimanenti alla velocità 51 chilometri quadrati al
giorno, pari a 300 campi di calcio ogni ora.
Greenpeace chiede al governo indonesiano di fermare la
distruzione ed ai paesi importatori come l'Italia di fermare il
traffico di legno illegale, essendo la massiccia richiesta di legni
pregiati il principale motore della distruzione. Il merbau deve,
inoltre, essere rapidamente tutelato dalla Convenzione
Internazionale sul Commercio delle Specie Protette (CITES) con
quote altamente restrittive.