Comunicato stampa - 22 febbraio, 2007
Continua la battaglia di Greenpeace contro il rigassificatore che si intende realizzare al largo della costa di Pisa e Livorno. Sarebbe la prima area marina industriale in Italia e la sua collocazione nel cuore del Santuario dei Cetacei costituisce un'aperta violazione del diritto internazionale.
Il rigassificatore OLT dovrebbe sorgere nell’area tutelata dall’Accordo sul Santuario dei Cetacei, con conseguenze dannose per l'ecosistema marino.
"Come si può affermare la compatibilità del progetto con il
Santuario se le Autorità competenti non sono minimamente state
informate e devono ancora valutarlo?" afferma Alessandro Giannì,
responsabile Mare di Greenpeace. "Philippe Robert, segretario
dell'Accordo per il Santuario dei Cetacei, informato da Greenpeace,
ha preparato ora un riassunto in francese del nostro rapporto che è
stato inviato alle altre Parti dell'Accordo (Francia e Monaco) e
verrà discusso alla riunione del comitato tecnico il prossimo 12
marzo"
Greenpeace chiede che venga revocata l'autorizzazione per la
costruzione del rigassificatore e che la zona venga inclusa nella
costituenda Area marina protetta delle Secche della Meloria. Non
servono le aree marine industriali: il Santuario deve invece
diventare parte integrante della rete di riserve marine per salvare
il Mediterraneo, proposta da Greenpeace nel maggio 2006.