Comunicato stampa - 5 marzo, 2010
«Siamo spiacenti che Renata Polverini - candidata del PDL alla Regione Lazio - se la sia presa così per una provocazione fatta con pochi manifesti e subito presentata come un falso. Evidentemente abbiamo toccato un nervo scoperto» è il commento del direttore esecutivo di Greenpeace Italia alla decisione della Polverini di denunciare l’organizzazione per l’attività dei finti manifesti.
Finto manifesto della Polverini.
La "burla" riguarda un aspetto del programma della Polverini che
rischia di essere una vera truffa ai danni degli elettori: la
posizione sul nucleare che la candidata laziale ha modificato in
modo furbesco, sostenendo che si tratta di "un'opportunità da
cogliere" per poi dire che "il Lazio non ne ha bisogno".
Lo stesso ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola,
autorevole rappresentante nazionale del PDL, ha replicato ai
candidati governatori del suo schieramento che dicono no al
nucleare affermando che "stanno sbagliando" e che "bisogna avere il
coraggio di sostenere le posizioni corrette anche in campagna
elettorale".
«I manifesti elettorali ironicamente taroccati sono, peraltro,
assai diffusi, in particolare sul web: tutti da denuncia penale? La
Polverini sia seria con gli elettori: invece di denunciare gli
attivisti di Greenpeace, faccia chiarezza sul nucleare che è un
tema su cui c'è uno scontro istituzionale tra molte Regioni e il
governo centrale» continua Onufrio.
«Come candidata a diventare governatore del Lazio, la Polverini
deve spiegare qual è la sua vera posizione su questo tema,
affermando con forza che - se eletta - non accetterà mai una
centrale nucleare sul territorio laziale, e che anzi si opporrà
alle azioni del Governo che mirano a togliere alle Regioni
qualsiasi voce in capitolo in tema di localizzazione di nuovi
impianti energetici» conclude Onufrio.