Comunicato stampa - 7 dicembre, 2006
Foglie secche e rami di alberi. Questo il singolare bouquet consegnato dagli attivisti di Greenpeace agli uffici dell'impresa del legno indonesiana "Kayu Lapis" a Giakarta, in Indonesia. Il dono era accompagnato dal biglietto "Congratulazioni, Kayu Lapis Indonesia, killer delle foreste in Papua". L'impresa è nota, infatti, per le operazioni illegali e distruttive condotte in una delle ultime grandi foreste tropicali del mondo.
Gli abitanti della Papua Nuova Guinea salutano la nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, che è partita oggi in missione a caccia di legno illegale per salvare le preziose Foreste del Paradiso.
L'Indonesia ha il record mondiale di deforestazione, con quasi 3
milioni di ettari di foresta distrutti solo nel 2005, come
dichiarato dallo stesso ministro indonesiano Malam Sambat Kaban. La
"Kayu Lapis" era già stata denunciata da Greenpeace per operazioni
di taglio illegale in Papua, dove possiede grandi concessioni, ma
le sue attività distruttive si estendono al Kalimantan, dove le
foreste vengono rase al suolo illegalmente anche per creare
piantagioni di palma da olio. L'olio prodotto viene impiegato in
Europa per innumerevoli usi, dalle aziende alimentari e dolciarie
alle centrali a biomasse.
Ogni anno spedizioni scientifiche in Papua occidentale e Papua
Nuova Guinea scoprono nuove specie di animali e piante. "Un vero e
proprio paradiso che stiamo perdendo ogni giorno, assieme
all'avanzata di ruspe e motoseghe, dobbiamo proteggere questo
patrimonio prima che sia troppo tardi" commenta Sergio Baffoni,
responsabile foreste di Greenpeace.