Comunicato stampa - 29 settembre, 2005
Greenpeace ha esortato, ancora una volta, i membri del Parlamento europeo a sostenere le imprese che stanno facendo concreti passi avanti per eliminare le sostanze chimiche pericolose presenti nei loro prodotti. La proposta REACH per la riforma della politica chimica europea, al voto in Commissione Ambiente il prossimo 4 ottobre, offre l'opportunità di conoscere i dati sulla sicurezza dei prodotti chimici ad oggi non ancora disponibili. Passi che darebbero alle aziende l'opportunità - e l'incentivo - di mettere al bando i composti pericolosi dai loro prodotti.
Greenpeace e WWF affermano la necessità di introdurre nel REACH il principio di sostituzione, a tutela del diritto alla salute dei cittadini.
Le aziende di prodotti elettronici, come Motorola e LG, e quelle
specializzate in prodotti per la cura del corpo, come L'Occitane,
Melvitacosm e Alqvimia, si sono aggiunte a Samsung, Nokia, Adidas,
Reebok, H&M e Chicco, nell'adozione di un approccio preventivo,
eliminando i composti chimici sospetti nei loro articoli di
consumo.
"Questo dovrebbe spingere i parlamentari europei a votare a
favore di un REACH più rigoroso e severo. Eliminare i composti
chimici pericolosi è auspicabile sia per i consumatori che per le
imprese. I deputati europei dovrebbero dare il loro sostegno alle
aziende che si impegnano in questa direzione, e non ascoltare le
industrie chimiche così distanti dai consumatori" ha dichiarato
Vittoria Polidori, campagna inquinamento di Greenpeace.
La politica delle aziende sulla sostituzione delle sostanze è
stata messa in atto anche grazie ad incontri avvenuti con
Greenpeace. Motorola (telefoni cellulari) e LG Electronics
(cellulari, computer e televisori) metteranno al bando ritardanti
di fiamma a base di bromo ed il PVC nei loro prodotti. L'Occitane è
al lavoro per sostituire muschi sintetici e ftalati in quegli
articoli che ancora li contengono. Melvitacosm, il produttore del
profumo Melvita's Iris Blue (che nel rapporto sulle analisi di 26
profumi, presentato da Greenpeace in occasione di San Valentino,
conteneva quantità elevate di ftalati), eliminerà muschi
artificiali e ftalati dalle nuove linee di profumi, entro il
prossimo mese, mentre questi composti saranno banditi da altri
generi di largo impiego a partire dal giugno 2006. La politica
chimica di Alqvimia proibisce l'uso di ftalati e muschi sintetici
nei suoi cosmetici.
"Questi impegni confermano che esiste la possibilità di
sostituire le sostanze chimiche dannose con alternative più sicure.
Comunque, ancora non abbiamo dati sulla sicurezza di almeno il 75%
dei composti in commercio, e a meno che il Parlamento europeo non
si opponga ai tentativi dei gruppi di pressione di indebolire il
testo REACH, l'identificazione dei composti chimici pericolosi e la
ricerca di prodotti più sani continuerà ad essere un processo lungo
e costoso," ha aggiunto Vittoria Polidori.
Ritardanti di fiamma bromurati, muschi sintetici e ftalati (un
elemento comune nel materiale plastico, come il PVC) destano
preoccupazione per la loro tossicità e capacità di persistere
nell'ambiente ed accumularsi nell'organismo vivente. Queste
sostanze sono in grado di contaminare il sangue, accumularsi nei
tessuti organici e di trasmettersi dalla madre al feto durante la
gravidanza, esponendo così i bambini alla contaminazione da agenti
chimici durante gli stadi più delicati dello sviluppo.