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L'Ue chiude la stagione di pesca delle tonnare volanti. Greenpeace: era ora!

Comunicato stampa - 13 giugno, 2008
“E’ un chiaro segnale del bisogno di ridurre la capacità della flotta di pesca al tonno rosso nel Mediterraneo: troppi pescherecci e troppi pochi pesci!” commenta Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. “Chiediamo che il provvedimento si applichi da subito anche ai pescherecci spagnoli!”

Lo stop alla pesca delle tonnare volanti sarà in vigore dal prossimo 16 giugno per tutti gli Stati Membri dell'Ue tranne che per la Spagna per cui il divieto partirà dal 23 giugno. Questa decisione si basa sul piano di controllo comunitario, ma Greenpeace ha informato le Autorità comunitarie e spagnole di possibili casi di pesca fuori quota da parte di imbarcazioni spagnole, su cui ha chiesto di indagare. Greenpeace ha anche denunciato l'uso - vietato - di aerei ricognitori che operano a sostegno di pescherecci, probabilmente italiani, nel Canale di Sicilia.

"Se non si riduce la capacità delle flotte ci sarà sempre la pesca pirata" - aggiunge Giannì - "La scienza chiede di pescare non oltre 15.000 tonnellate l'anno, gli Stati decidono una quota di quasi 30.000 e i pescherecci ne pescano oltre 50.000. Lo stock non durerà a lungo."

La decisione della Commissione proibisce agli operatori in attività nell'Ue di accettare da pescherecci comunitari e non tonni pescati o vivi, da ingrassare in gabbia. Come previsto da Greenpeace, le autorizzazioni di nuovi impianti di ingrasso del tonno, come ad esempio quella in corso a Cetara (Salerno) sono semplicemente assurde: la stessa Commissione europea definisce il tonno una risorsa "fragile" e "minacciata"!

Greenpeace chiede all'Ue e agli Stati Membri della Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT) di:

- ridurre con urgenza le quote ai livelli raccomandati dal Comitato

Scientifico dell'ICCAT (15.000 tonnellate/anno)

- di ridurre di conseguenza la capacità di pesca (tutelando e

promuovendo l'attività degli attrezzi più selettivi come le tradizionali

tonnare fisse)

- di creare una rete di riserve marine d'altura per proteggere learee

di riproduzione di una specie in grave declino, ridotta a meno del 20%

della consistenza originale.

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