Megattera nell'Oceano Antartico
Il sondaggio - condotto dal Nippon Research Center Ltd, membro
della Gallup International Association - dimostra qual è l'opinione
del pubblico giapponese rispetto al programma governativo di caccia
baleniera. Un campione di 1.501 persone tra 15 e 60 anni è stato
intervistato tra il 18 e il 23 gennaio 2008, proprio mentre la nave
di Greenpeace "Esperanza" braccava la flotta baleniera giapponese,
bloccando la caccia e salvando un centinaio di balene.
Secondo il sondaggio, il 31% dei giapponesi sostiene la caccia
baleniera, il 25% si oppone e il 44% non ha una opinione. Tra
questi ultimi, oltre l'80% non è d'accordo con la caccia baleniera
in acque internazionali, come in Antartide. Anche tra chi sostiene
la caccia baleniera, quasi il 40% non sostiene la caccia in acque
internazionali. In generale, il 71% dei giapponesi non sostiene la
caccia in altura. Il sondaggio ha rivelato poi che l'87% del
campione non sa che la fasulla ricerca scientifica baleniera che il
Governo del Giappone continua a sostenere è interamente finanziata
dai contribuenti giapponesi con quasi 5 milioni di dollari (500
milioni di Yen) l'anno.
"Meno del 13% dei giapponesi vuole la caccia baleniera in
Antartide ma il 100% dei giapponesi la paga!" - commenta Alessandro
Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace - "Dopo le
balene, le vittime di questa follia sono i contribuenti
giapponesi!".
Le conclusioni del sondaggio smentiscono quindi clamorosamente
il mito che il massacro delle balene nel Santuario dell'Oceano
Antartico è condotto in difesa dell'identità culturale del
Giappone. I giapponesi non sanno quel che succede e soprattutto non
sanno di pagare una simile follia che, inoltre, sta mettendo in
discussione il prestigio del Paese.
La caccia commerciale alle balene è vietata dal 1986 per
decisione della Commissione Baleniera Internazionale (IWC). Per
aggirare quest'ostacolo, il Giappone sostiene di portare avanti
un'attività di "ricerca scientifica". Ormai, l'opportunità e la
credibilità di questo programma di ricerca sono messe in
discussione anche in Giappone, ma il Governo giapponese insiste e
sta cercando di far riaprire la caccia.
"Sarebbe bello sapere che ne pensa l'Italia dell'ipotesi di
riaprire la caccia" - aggiunge Giannì - "Due mesi fa abbiamo
chiesto chiarimenti, ma non è arrivata nessuna risposta: temiamo
che, per quieto vivere con il Giappone, l'Italia possa dare il suo
assenso alla riapertura della caccia."
La prossima riunione dell'IWC si terrà dal 26 al 30 giugno a
Santiago del Cile, ma già dal 6 all'8 marzo prossimo ci sarà a
Londra una riunione ufficiale per decidere quale sarà il "Futuro
dell'IWC": caccia baleniera o protezione delle balene?
Notes: Il sondaggio è disponibile all’indirizzo:
http://www.greenpeace.org/nippon-poll-2008