Pubblicazione - 3 agosto, 2009
Lo stretto di mare che separa Sardegna e Corsica prende il nome di Bocche di Bonifacio. Si tratta di un’area marina ricchissima di biodiversità, dal notevole valore paesaggistico e turistico, ma purtroppo sottoposta a un alto rischio di disastro ambientale. In questo tratto di mare dalla difficile navigazione, in quanto soggetto a forti correnti e a fortissimi venti, transitano ogni anno tremila imbarcazioni cargo, di cui il dieci per cento trasporta sostanze pericolose, spesso passando nello stretto a velocità irragionevoli.
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Executive summary:
Nel 1993 Francia e Italia hanno deciso di vietare il passaggio di navi con carichi a rischio nelle Bocche, ma tale limitazione non vale per le navi di altri Paesi, incluse quelle con bandiera ombra.
Greenpeace chiede che si vieti il transito in questa zona a tutte le imbarcazioni con carichi pericolosi, e non solo a quelle italiane e francesi o che, per lo meno, si prendano rigorose misure accessorie che limitino i rischi di disastro ambientale, come il pilotaggio obbligatorio, il completo divieto di transito in condizioni metereologiche sfavorevoli o la limitazione della velocità.