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L'era del cloro

Pubblicazione - 1 maggio, 1996
Il settore dell'industria petrolchimica è vasto e complesso. In esso, il rapporto tra complessità tecnologica e incremento del rischio professionale ed ambientale è strettissimo. I processi produttivi, infatti, oltre ad essere coperti dal segreto industriale, sono talmente complessi e implicano un tale numero di sostanze chimiche, che è difficile per gli stessi operatori del settore arrivare ad un livello di conoscenza abbastanza sistematica e organica.

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Executive summary: D'altra parte è ormai chiaro che l’impatto ambientale della petrolchimica sull'ambiente è ben maggiore della quota percentuale rappresentata dall’intero settore industriale sul prodotto nazionale lordo.

L'agenzia di protezione ambientale del Canada ha ad esempio stimato che l'industria chimica e quella della carta, oltre ai cementifici, sono responsabili di circa il 70% dell'inquinamento di aria, acqua e suolo del paese, nonostante esse rappresentino solamente il 15% delle attività industriali complessive. (Ministero dell'Ambiente 1992)

Più di 90.000 sostanze chimiche di sintesi (cioè non esistenti in natura) vengono attualmente prodotte nel mondo. Solamente per l'1-2% del totale esistono sufficienti informazioni riguardo al loro effetto sulla salute umana. Le indagini e le ricerche scientifiche che dovrebbero precedere l'immissione sul mercato di nuovi composti sintetici, non riescono a tenere il ritmo della produzione industriale.

Per tentare di salvaguardare sia la salute umana che l'ambiente, le varie strategie nazionali ed internazionali finora hanno mirato alle singole sostanze tossiche, cercando di stabilire delle concentrazioni "accettabili" (in acqua, nell'aria, nei cibi, nel sangue, nel latte materno ecc.).

Questo significa, in pratica, che il decesso di un certo numero di cittadini morti o o l'insorgenza di gravi malattie insieme ed elevati livelli di singoli inquinanti tossici dispersi nell'ambiente, possono essere tollerati sia sul piano biologico che su quello politico.

Questo rapporto non pretende di dare risposta a tutti gli interrogativi legati all'impatto ambientale delle attività petrolchimiche. Tuttavia, rappresenta un tentativo di fornire una lettura aggregata di dati e contesti finora slegati fra di loro, secondo un approccio ai problemi ambientali che, secondo Greenpeace deve, essere messo in discussione e superato.

Num. pages: 42

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