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Diossine e metalli nel latte vaccino in prossimità degli impianti di incenerimento

Pubblicazione - 1 luglio, 2002
Le emissioni degli inceneritori contaminano il suolo e la vegetazione in prossimità degli impianti. Greenpeace Italia ha analizzato, nel luglio del 2002, dei campioni di latte vaccino prelevato da allevamenti situati in prossimità degli impianti di incenerimento e ha trovato diossine e metalli pesanti, come il piombo.

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Executive summary:

Le sostanze inquinanti emesse sotto forma gassosa da un impianto di incenerimento si diffondono inevitabilmente nell'ambiente circostante, anche a notevoli distanze dalla fonte di emissione. Molti degli oltre 200 composti chimici che un inceneritore rilascia ogni giorno in atmosfera sono tossici per gli organismi viventi e rientrano nella categoria dei POP [ inquinanti organici persistenti ]. Una volta depositati a terra, i POP resistono per lungo tempo nell'ambiente, talvolta si decompongono in sottoprodotti più pericolosi dei composti iniziali.

Dalle indagini effettuate è emersa una concentrazione assai elevata di metalli pesanti e di diossine nel suolo e nella vegetazione, in prossimità degli impianti d'incenerimento. La contaminazione passa dal suolo ai prodotti agricoli - latte, pollame, uova – per poi arrivare, attraverso la catena alimentare, all'uomo.

Questo rapporto presenta i risultati delle analisi che Greenpeace ha effettuato su campioni di latte vaccino raccolti, sul territorio italiano, in allevamenti situati nei pressi di inceneritori di rifiuti urbani. Lo scopo della ricerca era quello di verificare la presenza di diossine, furani e metalli pesanti come il piombo, il cromo e il cadmio nel latte vaccino per capire se esiste una correlazione tra la distanza dall'inceneritore e il tasso di concentrazione di queste sostanze. Nonostante il limitato numero dei campionamenti, i risultati dimostrano un’evidente presenza di composti tossici e persistenti nel latte.

Num. pages: 12

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