Nonostante un’estate flagellata dagli eventi estremi, sui quotidiani e in televisione la crisi climatica continua a trovare poco spazio e viene raccontata dai media italiani come se non avesse responsabili, a riprova dell’enorme influenza esercitata dall’industria dei combustibili fossili sul mondo dell’informazione. È quanto emerge dal monitoraggio periodico che Greenpeace Italia ha avviato con l’Osservatorio di Pavia lo scorso gennaio sulla copertura mediatica della crisi climatica in Italia.

L’ultimo rapporto ha esaminato come, nel periodo fra maggio e agosto 2022, la crisi climatica è stata raccontata dalle edizioni cartacee dei cinque quotidiani nazionali più diffusi (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Avvenire, La Stampa), dai telegiornali serali delle reti Rai, Mediaset e La7 e da un campione di programmi televisivi di approfondimento.

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