
Greenpeace Italia cambia i vertici dopo 16 anni e mezzo: la direttora esecutiva designata, Chiara Campione, ha infatti iniziato il suo nuovo percorso, affiancata per un breve periodo di passaggio di consegne dal direttore uscente, Giuseppe Onufrio, in funzione di senior advisor. La nomina di Campione da parte del board di Greenpeace Italia è avvenuta a seguito di un lungo e articolato processo di selezione.
Laureata in Scienze agrarie e dottorata in Sistemi agrari arborei e forestali, dopo alcuni anni di esperienza nella cooperazione internazionale Chiara Campione si è unita a Greenpeace Italia nel 2007, ricoprendo ruoli di responsabilità crescente: da responsabile della campagna Foreste al coordinamento di team nazionali e internazionali per le campagne contro il fast fashion e i cambiamenti climatici. Emblematico il suo recente impegno nel progetto Giusta Causa contro ENI: una delle più grandi sfide legali mai intraprese da Greenpeace Italia.
Nel 2024, Campione ha assunto il ruolo di co-direttora del Programma dell’organizzazione ambientalista: nell’ambito di questo ruolo ha avviato una riorganizzazione integrando il dipartimento Campagne con quello Comunicazione & Engagement. Esperta di strategie di campagna corporate e lobbying, Chiara ha accumulato anni di esperienza nella negoziazione con grandi aziende e multinazionali portando Greenpeace a vincere molte battaglie e dimostrando capacità di pressione e di influenza verso il processo istituzionale. «Greenpeace Italia è in buone mani», commenta Onufrio: «Chiara Campione ha una lunga esperienza, non ha bisogno dei miei consigli. Ha compiti non facili, perché dovrà rafforzare le campagne prioritarie e anche stabilizzare economicamente l’organizzazione. Ma sono certo che, con l’aiuto di tutta l’organizzazione, ce la farà».
Giuseppe Onufrio – “Pippo”, come lo chiama chiunque sia passato a Greenpeace – lascia per limiti di età. Fisico di formazione, anch’esso palermitano come Chiara, è arrivato per la prima volta a Greenpeace più di trent’anni fa, impegnandosi in diversi progetti nell’ambito delle campagne Clima & Energia e nucleare, prima di tornare in ambito tecnico-scientifico. Nel 2006, Onufrio ha assunto prima il ruolo di direttore delle Campagne e poi, nel 2009, quello di direttore esecutivo: la sua direzione ha visto la crescita e il consolidamento di Greenpeace Italia, grazie a decine di campagne avviate, molte vittorie, e uno status di organizzazione coraggiosa e indipendente. «Pippo ha guidato Greenpeace con coraggio e lucidità per un lungo periodo», dichiara Campione: «A lui va la mia gratitudine, personale e politica, per la strada che ci ha indicato e per la coerenza con cui ha difeso l’indipendenza, la radicalità e la voce libera di Greenpeace in anni non facili. Continuare questo percorso significa portare avanti una visione che intreccia rigore scientifico, impegno civile e capacità di costruire futuro».
Chiara Campione entra in funzione in un momento che più delicato non potrebbe essere: «Le prospettive per l’ambiente e la transizione energetica si sono fatte più fosche rispetto solo a pochi anni fa», commenta la nuova direttora esecutiva. «Il mondo brucia, in Africa, in Ucraina, in Medio Oriente, e non solo. La strage di Gaza ci ricorda che non c’è pace senza giustizia, e che i diritti delle persone non possono essere messi tra parentesi. Ambiente, diritti, libertà: sono fili intrecciati della stessa trama e non possono essere separati. Ed è da qui che vogliamo ripartire: trasformare le ferite del presente in un orizzonte nuovo. Pace, diritti e pianeta non sono slogan, ma la bussola che ci tiene insieme davanti a un sistema che sembra spezzato. Su questa rotta continueremo a mantenere la barca di Greenpeace».