Alluvioni, grandi incendi e ondate di calore sono tutti segnali di una crisi climatica che non può più essere ignorata. Bisogna agire adesso o le conseguenze saranno devastanti per il nostro pianeta.
1,5°C
La soglia massima di aumento della temperatura concordata dagli Accordi di Parigi per mantenere il riscaldamento globale entro livelli sicuri.
55%
La riduzione delle emissioni globali da raggiungere entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
0
Le emissioni da raggiungere entro il 2050 per ottenere la neutralità climatica, ovvero un equilibrio tra emissioni e assorbimento del carbonio.
FERMARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO È ESSENZIALE PER IL FUTURO DEL NOSTRO PIANETA
Se vogliamo preservare il pianeta come luogo ospitale per tutti e tutte, è urgente agire con determinazione per proteggere il clima. I segni evidenti dei cambiamenti climatici, come alluvioni, innalzamento dei mari, siccità e riscaldamento globale, ci mostrano i costi elevati che stiamo sostenendo. Aziende senza scrupoli, tra cui i colossi delle fonti fossili e dell’agricoltura industriale, lucrano sui profitti a spese del nostro pianeta, senza assumersi alcuna responsabilità. Per adempiere agli Accordi di Parigi sul clima, dobbiamo lasciarci alle spalle le fonti fossili e rivoluzionare il nostro sistema di produzione dell’energia con fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
ALZIAMO LA VOCE PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA!
La Giusta Causa: portiamo ENI in tribunale
Alluvioni, siccità, incendi e ondate di calore sono i risultati tangibili dei cambiamenti climatici che si manifestano in ogni angolo del globo. E le conseguenze ricadono su di noi e sull’ambiente.
ENI è una delle aziende italiane che contribuisce maggiormente all’inquinamento e alle emissioni di CO2 nel nostro Paese. Nonostante le promesse di investimenti nelle energie rinnovabili, persiste nei pesanti investimenti nel gas e nel petrolio. In risposta a questa minaccia, abbiamoscelto di portare ENI in tribunale, perché chi inquina e danneggia il nostro pianeta deve rispondere delle proprie azioni. Unisciti a noi in questa Giusta Causa per difendere il clima!
Stranger Green: sveliamo la dipendenza fossile dei media e della politica
C’è un patto tacito tra industria fossile, politica e media, basato su interessi economici, che confonde cittadini e cittadine sulla crisi climatica, sulle sue cause e su chi ne è responsabile. Questo patto mira a normalizzare la crisi climatica, convincendoci che non ci sono soluzioni a breve termine e che gli impegni deboli delle aziende dei combustibili fossile saranno sufficienti a evitare la catastrofe climatica. Dietro le loro pubblicità che dipingono un mondo verde e sostenibile e la loro influenza sui media e sulla politica si cela una realtà che oscura la verità sui cambiamenti climatici. Per questo lottiamo per diffondere consapevolezza e promuovere azioni concrete.
Greenpeace Italia ha lavorato con gli esperti del Politecnico di Zurigo e dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL di Sion, in Svizzera, per offrire un quadro previsionale della fusione dei ghiacciai italiani al 2050 e al 2100.
Sud a secco, il bilancio estivo sulla siccità in Italia
Un comparto agricolo sempre più sofferente, invasi ai minimi storici e una fetta di popolazione sempre più ampia esposta alla siccità: sono gli effetti della scarsità di piogge nel breve…
Dall’agosto 2019 allo stesso mese del 2023 (ultimi dati disponibili) è raddoppiato il numero di italiane e italiani esposti a temperature superficiali pari o superiori ai 40°C nelle città monitorate…
Media e crisi climatica: il monitoraggio periodico di Greenpeace su quotidiani e TG (2024)
Nel 2024 continua il monitoraggio di Greenpeace Italia sull’informazione dei cambiamenti climatici in Italia cominciato nel 2022 con l’Osservatorio di Pavia, che proseguirà anche per tutto il 2024.
Un nuovo rapporto di Greenpeace Italia sulle attività di esplorazione ed estrazione di gas e petrolio di ENI mostra come, dei 767 progetti in cui è attualmente coinvolta a livello…
Quel processo non s’ha da fare – Perché ENI vuole bloccare la Giusta Causa
Greenpeace Italia, ReCommon e alcuni cittadini e cittadine hanno deciso di ricorrere alle Sezioni Unite Civili della Suprema Corte di Cassazione per chiedere di dichiarare che nella Giusta Causa –…
Un’inchiesta realizzata dall’Unità investigativa di Greenpeace Italia rivela che il progetto “Congo LNG” di ENI, promosso dall’azienda e dagli ultimi due governi in carica in Italia per importare gas naturale…
La Cattura e lo Stoccaggio della CO₂ (CCS) è da un lato solo una falsa soluzione per mitigare il riscaldamento globale e dall’altro la foglia di fico delle multinazionali fossili…
L’accessibilità e il costo del trasporto pubblico in Europa
Insieme alla qualità e all’efficienza del trasporto pubblico, il costo del biglietto è un elemento decisivo nel convincere le persone a spostarsi in treno e con i mezzi pubblici. Per…
Timebomb – the geopolitical and climate risk of the EastMed pipeline
The EastMed gas pipeline risks sparking conflict and would severely accelerate the climate crisis, warns a new report by Greenpeace. The report warns that:
MONITORAGGIO DEI TEMI AMBIENTALI NEI PRIMI 15 GIORNI DI CAMPAGNA ELETTORALE
Nonostante la siccità, le ondate di calore e gli incendi che quest’estate hanno funestato l’Italia, la crisi climatica è assente nei discorsi dei leader politici italiani, al punto che viene…
In un momento storico in cui emerge in modo ancora più evidente la scarsità di materie prime, è necessario ripensare gli attuali modelli di business e consumo basati sullo sfruttamento…
Il nuovo report di Greenpeace evidenzia le criticità del sistema di mobilità romano e propone alla futura amministrazione dieci punti su cui è prioritario intervenire.
Un nuovo rapporto di Greenpeace USA rivela che alcune multinazionali di beni di consumo come Coca-Cola, PepsiCo e Nestlé stanno favorendo l’espansione della produzione di plastica, con impatti negativi sul…
Lo scorso 9 agosto a Ginevra è stato presentato rapporto del gruppo di lavoro 1 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) presentato oggi a Ginevra.
Dal 2013 al 2019 il danno economico per l’Italia provocato da alluvioni e frane, eventi estremi intensificati dal riscaldamento globale, è stato pari a 20,3 miliardi di euro, per una…
The Luangwa Community Forests Project (LCFP) in Zambia
ENI gonfia i dati relativi alla riduzione delle emissioni ottenuta con progetti di protezione delle foreste, e nonostante i ripetuti annunci di svolte “green” continua ad avere un pesante impatto…
Una recente indagine realizzata dall’associazione Cova Contro mostra come l’affondamento della piattaforma Ivana D, avvenuto nell’alto Adriatico lo scorso 5 dicembre, potrebbe aver causato un ingente rilascio di idrocarburi in…
Nonostante prosegua il disinvestimento di molte delle principali compagnie assicurative dal settore del carbone, gli impegni presi dal comparto assicurativo globale non sono ancora sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo…
Decarbonising Is Easy: Beyond Market Neutrality in the ECB’s Corporate QE
Un nuovo studio pubblicato da New Economics Foundation (NEF), SOAS University of London, University of the West of England, University of the West of England, University of Greenwich e Greenpeace…
Foraggiare la crisi. In che modo la zootecnia europea alimenta l’emergenza climatica
Le emissioni di gas serra degli allevamenti intensivi rappresentano il 17 percento delle emissioni totali dell’Ue, più di quelle di tutte le automobili e i furgoni in circolazionemessi insieme.
Una roadmap per la decarbonizzazione dei trasporti in Ue
Una tabella di marcia che renda il settore europeo dei trasporti a emissioni nette zero entro il 2040. È quanto contenuto nel report realizzato da Climact e NewClimate Institute e…
Greenpeace Italia lancia “Italia 1.5”, uno scenario di rivoluzione energetica all’insegna della transizione verso le rinnovabili e della totale decarbonizzazione del Paese. Un piano che permetterebbe all’Italia di rispettare gli…
In un nuovo studio, Greenpeace Italia e Re:Common analizzano gli impatti negativi sul clima del settore della finanza italiana. Il report “Finanza Fossile”mostra infatti nel dettaglio il ruolo che le…
Piantagioni: finta soluzione per i cambiamenti climatici
Con questo rapporto Greenpeace denuncia la tendenza di governi e multinazionali a mascherare la creazione di piantagioni ad uso commerciale come riforestazione.
Per aiutare i ragazzi che si trovano a casa, alle prese con compiti e ricerche, Greenpeace mette a disposizione gratuitamente questo libro divulgativo sui cambiamenti climatici.
La strategia agroalimentare Farm to Fork, elaborata dalla Commissione europea, rappresenta un’opportunità per essere all’altezza delle sfide ambientali e sociali che ci attendono.
Se vogliamo salvare il clima e onorare gli impegni che abbiamo preso con gli accordi di Parigi, l’ultima auto a benzina, a gasolio e ibrida convenzionale dovrà essere venduta entro il 2028.
La minaccia dei petrolieri ai mari italiani, mai venuta meno negli ultimi anni, si estende ora alle acque dello Ionio, al largo di Santa Maria di Leuca.
Meno carne e prodotti lattiero-caseari per un clima migliore, per la salvaguardia delle foreste e della biodiversità, per consumare e inquinare meno acqua, per il benessere degli animali, per avere a disposizione più cibo per le persone e per una salute migliore.
Generali, colosso italiano delle assicurazioni, svolge un ruolo di primissimo piano nella copertura assicurativa delle principali centrali a carbone della Polonia, tra cui le più inquinanti di tutta Europa.
Ciò che accade nell’Artico non resta confinato nell’Artico
Un rapporto scientifico pubblicato oggi da Greenpeace svela che l’Artico si sta scaldando due volte più in fretta che qualsiasi altra regione del mondo, con possibili gravi ripercussioni sull’intero clima terrestre.
Un governo ostile alle fonti rinnovabili. È il quadro che emerge dal rapporto “Rinnovabili nel mirino” pubblicato oggi da Greenpeace sui provvedimenti attuati dal governo Renzi a sfavore del fotovoltaico e dell’eolico, che hanno già portato a una fuga di investimenti, alla perdita di migliaia di posti di lavoro e a nessun beneficio sulle bollette…
Nel 2050 il Pianeta potrebbe soddisfare interamente il proprio fabbisogno energetico con fonti rinnovabili: uno scenario non solo possibile, ma anche conveniente
100% rinnovabili: un nuovo futuro per le piccole isole
Una ricetta per salvaguardare il turismo e assicurare uno sviluppo sostenibile alle isole minori italiane, facendo risparmiare agli italiani decine di milioni di euro, esiste e si può attuare fin da oggi: occorre abbandonare il petrolio e puntare su un mix di efficienza energetica, solare e altre rinnovabili. È quanto emerge dal nuovo report di…
Nuovi standard di emissione per le centrali a carbone
I nuovi standard di emissione che l’Unione Europea sta considerando di adottare per le centrali a carbone sono estremamente deboli e potrebbero tradursi in un costo sanitario di 71 mila morti aggiuntive per inquinamento.
Lettera aperta di Greenpeace a Sua Santità Francesco
Greenpeace esprime a Papa Francesco la più sincera gratitudine per le iniziative che il Pontefice sta prendendo “a difesa del clima globale, assunte anche in vista dell’annunciata Enciclica”.
Smoke and Mirrors – I più grandi inquinatori d’Europa si dettano le regole
L’Unione Europea è impegnata in un processo di aggiornamento dei limiti di emissione delle centrali a carbone negli stati membri. Un’indagine di Greenpeace svela come l’intero processo di aggiornamento di questi limiti sia finito nelle mani dell’industria del carbone, col risultato che gli standard che l’Unione si appresta ad approvare potrebbero essere assolutamente deboli e…
Le ricadute economiche delle energie rinnovabili in Italia
175 miliardi di valore aggiunto e 100mila posti di lavoro al 2030. Le ricadute economiche e occupazionali per l’Italia dello sviluppo delle fonti rinnovabili.
Greenfreeze: la tecnologia del freddo che salverà il clima
Un sistema di refrigerazione che, al posto dei più impattanti gas refrigeranti HCFC e HFC, utilizza refrigeranti naturali a bassissimo impatto ambientale.
Un percorso fattibile per ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 create dal settore dei trasporti e per mettere fine allo sfruttamento di risorse petrolifere marginali e non convenzionali.
Autumn atmosphere in the Hainich National Park in Thuringia. The primeval beech forest is a protected area for plants and animals.
Herbststimmung im Nationalpark Hainich in Thüringen. Der Buchenurwald ist Schutzgebiet für Pflanzen und Tiere.
Foreste
Difendere le foreste significa contrastare il cambiamento climatico e l’estinzione di numerose specie di piante e animali.
Portofino Marine Protected Area joins Greenpeace Italy “Progetto Mare Caldo” (Hot Sea Water Project”.
The underwater thermometers placed in the area since 2015 have registered an increase in water temperature. The Greenpeace dive team with researcher have checked the impact on the local biodiversity, and have found clear signs of the impact of climate change (similar to those observed in Elba Island).
Mare
La vita sulla Terra dipende dal mare e dagli oceani. È fondamentale proteggerli dalle attività umane e dai cambiamenti climatici.
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