Greenpeace Italia parteciperà al presidio organizzato dalla campagna “Stop Rearm Europe” per domani, giovedì 11 settembre, alle ore 17, davanti alla sede di Leonardo a Roma, presso i Giardini di Viale Mazzini, contro l’invio di armi italiane a Israele e in supporto alla Global Sumud Flotilla. Durante il presidio interverranno, tra gli altri, i portavoce del Global Movement to Gaza e gli Artisti #NoBavaglio.
Gli organizzatori condannano gli attacchi alla Global Sumud Flotilla ed esprimono solidarietà agli equipaggi. «Un motivo in più per protestare davanti alla sede di Leonardo contro le politiche belliciste e l’invio di armi a Israele, grazie a cui la società pubblica, partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, continua a fare profitti alimentando guerre e il genocidio del popolo palestinese a Gaza e in Medio Oriente», dichiara il Coordinamento romano di “Stop Rearm Europe”, composto da oltre 70 associazioni, movimenti e partiti, tra cui Greenpeace Italia.
Leonardo ha visto i suoi utili netti aumentare del 97,44% dal 2021 al 2024, raggiungendo la cifra di oltre un miliardo di euro, grazie al moltiplicarsi dei conflitti e all’aumento delle spese militari. Il rapporto diffuso lo scorso 2 luglio dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori occupati, Francesca Albanese, cita il colosso italiano delle armi tra le aziende che stanno beneficiando dal genocidio a Gaza. Dal 7 ottobre 2023, Leonardo continua a fornire servizi e supporto tecnico al governo di Netanyahu e al suo esercito, con cui collabora anche nell’ambito del programma di approvvigionamento dei cacciabombardieri F-35, a guida USA. Leonardo possiede inoltre l’azienda israeliana RADA Electronic Industries, che ha aiutato Israele a trasformare il bulldozer D9 di Caterpillar in un’arma automatizzata e comandata a distanza, impiegata per la distruzione sistematica di Gaza che sta gettando le basi per la pulizia etnica della Striscia.
«Saremo in piazza per sostenere la Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo Meloni e al colosso delle armi Leonardo di interrompere ogni cooperazione con Israele. Saremo in tantissimi a vigilare sulla sorte delle navi che stanno partendo in questi giorni e non ci faremo intimidire dagli attacchi. Perché se Israele ha la forza letale delle armi, noi abbiamo la forza vitale di chi sta dalla parte giusta della storia», dichiara Sofia Basso di Greenpeace Italia.