
Greenpeace Italia aderisce alle mobilitazioni a sostegno di Gaza e contro il riarmo che si terranno in occasione dello sciopero generale del 28 novembre e della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese del 29 novembre.
«Chiediamo un embargo immediato sulle armi, sanzioni mirate contro Israele, la distribuzione senza ostacoli degli aiuti e la fine dell’occupazione illegale della Palestina», afferma Sofia Basso di Greenpeace Italia. «Non basta una fragile tregua per garantire una pace duratura: servono giustizia e uguaglianza dei diritti per tutti».
Greenpeace Italia scenderà in piazza anche per contestare la “manovra di guerra” del governo Meloni, che aumenta le spese militari e taglia i fondi per i servizi pubblici e la transizione energetica.Proprio su proposta di Greenpeace, PD, M5S e AVS hanno presentato alcuni emendamenti alla legge di bilancio per chiedere di tassare gli extra profitti dell’industria militare e dei combustibili fossili e usare l’extra gettito per finanziare il sistema sanitario nazionale, la messa in sicurezza dei territori e la transizione energetica.
Greenpeace parteciperà al corteo indetto dai sindacati di base e dai portuali che si terrà a Genova il 28 novembre, che ha già raccolto anche l’adesione della relatrice ONU Francesca Albanese, di Greta Thunberg e Thiago Avila della Global Sumud Flotilla, e del co-fondatore dei Pink Floyd Roger Waters.
Il giorno successivo, il 29 novembre, Greenpeace si unirà a Roma al concentramento di Parco Schuster delle ore 13:00, assieme al Global Movement to Gaza (che alle ore 10:30 terrà un evento con varie personalità all’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre) e alle associazioni della campagna Stop Rearm Europe, di cui Greenpeace è parte, per poi confluire a Porta San Paolo (Piramide) nella manifestazione nazionale di solidarietà con il popolo palestinese.