Si è appena conclusa la prima settimana di spedizione per la nostra nave Arctic Sunrise nel Mediterraneo. Prima di prendere il largo per attività di ricerca scientifica, l’iconica rompighiaccio di Greenpeace ha fatto tappa al porto antico di Genova, dove ha ospitato eventi pubblici, open boat, artisti e tantissime persone a bordo. L’obiettivo? Sensibilizzare le persone sui pericoli che minacciano il Mediterraneo e promuovere azioni in sua tutela. Ecco il racconto di com’è andata.
Due eventi pubblici, in difesa dell’attivismo e degli oceani
L’Arctic Sunrise ha accolto movimenti e associazioni per la presentazione del primo dossier sulla repressione dell’attivismo in Italia realizzato dalla rete “In Difesa Di” e da “Osservatorio repressione”. La nave ha ospitato anche le Aree Marine Protette (AMP) liguri di Portofino e Cinque Terre, insieme ai ricercatori di ISPRA e del DISTAV dell’Università degli Studi di Genova in un incontro pubblico sui pericoli che minacciano la salute del nostro mare e le misure necessarie per difenderlo.
Un ospite speciale a bordo
Il cantautore e rapper italiano Willie Peyote è venuto a trovarci a bordo della nostra nave, prima di esibirsi al Balena Festival. L’equipaggio lo ha accompagnato in una visita della storica rompighiaccio di Greenpeace e ha raccontato al rapper l’obiettivo della nostra spedizione contro le estrazioni minerarie in alto mare (Deep Sea Mining). Con la nostra petizione chiediamo al nostro governo di opporsi a una pratica che devasterebbe irrimediabilmente la biodiversità marina.
Una perfomance di street art per gli oceani
Nella prima settimana di spedizione, anche la street artist Laika si è unita a noi, realizzando un’opera in difesa del mare a bordo della nostra nave. L’artista ha innanzitutto preparato il fondo dell’opera per riprodurre il blu intenso degli abissi marini. Ha quindi completato di fronte al pubblico, sull’helideck dell’Arctic Sunrise, l’opera ispirata alla nostra campagna per la protezione degli oceani.
Due open boat e tantissime visite guidate
Volontari e volontarie provenienti da tutta Italia hanno accompagnato centinaia di persone in visite guidate a bordo della nave, presentando l’equipaggio e raccontando le spedizioni dell’Arctic Sunrise nel mondo in difesa degli oceani. Altri erano a terra per accogliere i visitatori sulla banchina, far conoscere le nostre attività e campagne per proteggere il mare. Grazie di cuore a chi è venuto a trovarci e a chi ha reso possibile tutto ciò.
E ora? La spedizione continua!
Il 6 luglio l’Arctic Sunrise ha ripreso il largo verso la Campania per attività di ricerca scientifica in alto mare. Fino al 12 luglio, insieme ai ricercatori del CNR e dell’Università Politecnica delle Marche, l’equipaggio sarà impegnato in attività di ricerca scientifica e monitoraggio dei fondali e di alcuni seamount nel Tirreno, vere e proprie montagne sottomarine che alcune compagnie private vorrebbero sfruttare per estrarre i minerali presenti sulla loro superficie, con gravi rischi per l’ambiente e la biodiversità. Il nostro obiettivo è fermare queste attività distruttive prima che abbiano inizio.
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