Accogliendo con favore l’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, Greenpeace invita la comunità internazionale a fare tutto il possibile per sostenere i civili coinvolti nel conflitto – la maggior parte dei quali sono donne e bambini – e per assicurare una pace duratura in cui israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco.
Anche con la cessazione immediata dei bombardamenti, nei giorni, nelle settimane, nei mesi e negli anni a venire la violenza brutale e indiscriminata di questo conflitto continuerà a fare altre vittime.
Questo deve essere il primo passo del lungo cammino verso il risanamento, in cui il rumore assordante dei proiettili e delle bombe lascia il posto ai negoziati per una pace duratura costruita sulla sicurezza, sulla giustizia e sull’uguaglianza dei diritti per tutti. Mettendo fine a una catastrofe umanitaria e ambientale, il diritto internazionale deve essere rispettato.
Greenpeace riconosce le profonde questioni storiche che devono essere discusse e negoziate se si vuole stabilire una pace permanente. Greenpeace chiede la fine dell’occupazione illegale della Palestina. Greenpeace sostiene l’ambizione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU secondo cui “Israele e Palestina vivano fianco a fianco in pace all’interno di confini sicuri e riconosciuti, coerentemente con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite”.