In Italia i PFAS non sono presenti solo nelle acque, ma anche nell’aria che si respira. A dimostrarlo è l’ultima inchiesta dell’Unità Investigativa di Greenpeace Italia, che ha analizzato i dati del Registro europeo Pollutant Release and Transfer Register (PRTR), in cui sono raccolti i valori delle emissioni di oltre 4 mila stabilimenti industriali italiani. Queste strutture sono soggette all’obbligo di dichiarazione in merito a diversi inquinanti, il che rende possibile fotografare il livello di emissioni per varie sostanze a livello nazionale.
L’analisi di Greenpeace Italia si è focalizzata su un particolare tipo di inquinante dell’aria, i gas fluorurati (F-gas), dei quali la maggior parte sono proprio sostanze poli- e per- fluoroalchiliche (PFAS), anche note come “inquinanti eterni” a causa della loro pericolosità e persistenza nell’ambiente. Per avere un’idea dell’impatto generale dell’inquinamento generato dagli F-gas a livello europeo, basti pensare che queste sostanze sono responsabili del 60% di tutte le emissioni di PFAS nell’Unione Europea.
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