Amedeo di Savoia Aosta [Foto da Corriere.it]

Può sembrare difficile che una persona come Amedeo di Savoia Aosta e una associazione come Greenpeace avessero qualcosa in comune. Invece, sì. 

Ci incontrammo per caso e ci diede subito una mano, aiutandoci (senza far rumore) a bloccare voli di ricognizione che illegalmente andavano a cercare tonni in mare. Il mare era quello che lo legava a Greenpeace: per quello venne a bordo della Rainbow Warrior, per difendere la posidonia. 

E vogliamo anche ricordare il suo intervento, da vero uomo di mare, sulla vergognosa vicenda dei naufraghi, ai quali il nostro Paese ha troppo spesso rifiutato assistenza. Il mare ha perso un amico e noi con lui. Che la terra gli sia lieve.