Con la chiusura dell’ultimo capitolo, il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC),  ha consegnato oggi a tutti i governi una sintesi dei più recenti rapporti sul passato, presente e futuro dei cambiamenti climatici. La sintesi dipinge una realtà sconfortante, ma ricorda anche che siamo ancora in tempo per evitare la catastrofe climatica, a patto che i governi agiscano subito.

Il rapporto ribadisce che le soluzioni esistono già e questo è il decennio cruciale per l’azione a favore del clima, poiché gli impatti climatici continuano a intensificarsi e si prevede che si intensificheranno a ogni ulteriore innalzamento della temperatura media globale. L’IPCC ha presentato i fatti scientifici come una guida dettagliata per i nostri governi, che hanno ancora la possibilità di agire per il bene delle persone e del pianeta. 

La scienza del clima è ineludibile: questo rapporto è il nostro manuale di sopravvivenza”, commenta Reyes Tirado dell’Unità scientifica di Greenpeace International presso l’Università di Exeter.  “Le decisioni che prendiamo oggi, e nei prossimi otto anni, possono garantire un pianeta più sicuro per i millenni a venire. Politici, leader e classi dirigenti di tutto il mondo devono fare una scelta: difendere il clima per le generazioni presenti e future, o comportarsi come  criminali che lasciano un’eredità tossica ai nostri figli e nipoti”.

Il rapporto chiarisce quali devono essere gli obiettivi della politica climatica nei prossimi mesi e anni, lasciando ai leader mondiali il compito di fare progressi o di proseguire sulla strada dell’ingiustizia climatica. Se vogliamo salvarci dal collasso climatico, un accordo per l’eliminazione equa e rapida di carbone, petrolio e gas deve diventare la priorità assoluta dei governi. La COP28 (il prossimo vertice sul clima delle nazioni Unite che si terrà negli Emirati Arabi) deve prendere in considerazione questo rapporto e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili, incrementare le energie rinnovabili e sostenere una giusta transizione verso un futuro a zero emissioni di carbonio.

La crisi climatica ha già un grave impatto sui Paesi e sulle comunità più vulnerabili, che spesso hanno anche meno responsabilità nel riscaldamento globale. I governi devono intervenire affinché chi inquina paghi, assumendosi le proprie responsabilità. Un buon inizio sarebbe una tassa sugli esorbitanti extra-profitti-accumulati dall’industria del gas e del petrolio, per aiutare le popolazioni che subiscono elevate perdite e danni a causa dei cambiamenti climatici. 

Chiedi con noi al governo italiano misure concrete contro la crisi climatica!

Non occorre attendere un miracolo, esistono già le soluzioni di cui abbiamo bisogno per dimezzare le emissioni in questo decennio. Ma bisogna agire ORA!