Il 16 febbraio ci sarà la prima udienza della Giusta Causa, la causa civile intentata lo scorso 9 maggio nei confronti di ENI, Cassa Depositi e Prestiti e Ministero dell’Economia e delle Finanze da 12 cittadine e cittadini, Greenpeace Italia e ReCommon. Nell’ambito del contenzioso climatico, ENI ha chiesto una consulenza tecnica a personalità tutt’altro che indipendenti. Anche a chi, a più riprese, ha espresso posizioni negazioniste in fatto di riscaldamento globale.
Articoli correlati
-
Greenpeace in azione in Adriatico contro l’intesa Meloni-Trump sull’energia: «Investire ancora sul gas fossile significa bruciare il nostro futuro»
Attiviste e attivisti hanno appeso alla nuova nave rigassificatrice di Ravenna uno striscione con i volti di Meloni e Trump accanto a un pianeta in fiamme e la scritta “Burn, baby, burn”.
-
L’Arctic Sunrise ha protestato al largo di Ravenna per chiedere all’Italia di fermare gli investimenti in gas
Attiviste e attivisti hanno appeso alla nuova nave rigassificatrice uno striscione con i volti di Meloni e Trump accanto a un pianeta in fiamme e la scritta "Burn, Baby, Burn".
-
Tutti pazzi per il GNL
Greenpeace analizza in un briefing le implicazioni ambientali e politiche legate al Gas Naturale Liquefatto (GNL) in Italia.