Il 16 febbraio ci sarà la prima udienza della Giusta Causa, la causa civile intentata lo scorso 9 maggio nei confronti di ENI, Cassa Depositi e Prestiti e Ministero dell’Economia e delle Finanze da 12 cittadine e cittadini, Greenpeace Italia e ReCommon. Nell’ambito del contenzioso climatico, ENI ha chiesto una consulenza tecnica a personalità tutt’altro che indipendenti. Anche a chi, a più riprese, ha espresso posizioni negazioniste in fatto di riscaldamento globale.
Articoli correlati
-

Greenpeace presenta il conto della crisi climatica: «Chi è responsabile deve pagare»
L'associazione ambientalista ha esposto a Roma uno “scontrino” da 5.000 miliardi di euro per denunciare i danni climatici delle compagnie fossili e chiedere una tassa sui loro profitti.
-

Uno scontrino gigante a Piazza di Spagna con il conto della crisi climatica. Chi è responsabile deve pagare!
Abbiamo presentato il conto della crisi climatica al governo e alle aziende fossili.
-

Il costo sociale delle emissioni delle più grandi compagnie del petrolio e del gas
Un’analisi di Greenpeace ha quantificato i danni economici associati alle emissioni delle principali società del petrolio e del gas negli ultimi dieci anni.