Si è appena conclusa una settimana ricca di attività che ha coinvolto la nave Arctic Sunrise di Greenpeace in Italia. Da inizio giugno, l’iconica rompighiaccio di Greenpeace è impegnata in un tour europeo nel Mediterraneo, attraverso Francia, Italia, Croazia e Grecia. Lo scorso fine settimana la Arctic Sunrise è stata ancorata a Venezia, dove ha ospitato eventi pubblici, open boat, artisti e tantissime persone a bordo. L’obiettivo? Sensibilizzare le persone sulle cause e gli impatti della crisi climatica alimentata dall’utilizzo dei combustibili fossili, che minaccia le persone e il Mediterraneo, e promuovere soluzioni come una transizione alle rinnovabili. Ecco il racconto di com’è andata.

Due giorni di open boat e tantissime visite guidate
Volontari e volontarie provenienti da tutta Italia hanno accompagnato più di 650 persone in visite guidate a bordo della nave, presentando l’equipaggio e raccontando le spedizioni dell’Arctic Sunrise nel mondo in difesa del pianeta. Altri erano a terra per accogliere i visitatori sulla banchina, far conoscere le nostre attività per proteggere il clima e il mare, come la campagna #StopFossilGas per spingere i governi europei ad abbandonare al più presto il gas fossile. Grazie di cuore a chi è venuto a trovarci e a chi ha reso possibile tutto ciò.

Due proiezioni pubbliche, in difesa del clima e degli oceani
L’Arctic Sunrise ha accolto movimenti e associazioni impegnati nella lotta alle infrastrutture fossili in un incontro serale aperto al pubblico, seguito dalla proiezione del documentario “Il prezzo che paghiamo” di Greenpeace e ReCommon sulla crisi climatica in Italia. La nave ha ospitato anche l’Area Marina Protetta (AMP) di Miramare, insieme al giornalista Francesco De Augustinis, giornalista autore del documentario “Until The End of The World” sugli impatti degli allevamenti intensivi di pesce, che abbiamo proiettato in banchina in un’area allestita per l’occasione.

Un ospite speciale a bordo
La cantante italiana Elisa è venuta a trovarci a bordo della nostra nave, pochi giorni dopo il suo concerto a San Siro a Milano. L’equipaggio l’ha accompagnata in una visita della storica rompighiaccio di Greenpeace, raccontando l’obiettivo della nostra spedizione nel Mediterraneo in difesa del clima e del mare. Elisa si è fermata a lungo a bordo, ascoltando le nostre storie, e ha poi raccontato la visita in prima persona in un post sul suo canale Instagram, che consigliamo davvero di leggere.

Uno striscione contro i miliardari che si credono i padroni del mondo
Prima di lasciare Venezia, attiviste e attivisti di Greenpeace hanno srotolato uno striscione gigante di 400 metri quadrati con la scritta: “If you can rent Venice for your wedding, you can pay more tax” (“Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi pagare più tasse”) in Piazza San Marco, in vista del matrimonio del miliardario Jeff Bezos nella città lagunare. Il CEO di Amazon è l’emblema dell’ingiustizia climatica e sociale: da un lato i super ricchi hanno stili di vita insostenibili, dall’altro le persone comuni ne subiscono gli effetti. Tassare i loro enormi profitti aiuterebbe a finanziare la transizione energetica e contribuire a un sistema di welfare ormai al collasso.

Una protesta in Mare Adriatico contro l’intesa Meloni-Trump sull’energia
Tornata in mare, l’Arctic Sunrise ha protestato al largo di Ravenna contro l’impegno dell’Italia a importare dagli USA di Trump più GNL (gas naturale liquefatto), tra le cause principali della crisi climatica. Attiviste e attivisti hanno appeso al rigassificatore di Ravenna uno striscione con l’immagine di un pianeta in fiamme, accanto ai volti di Meloni e Trump e la scritta “Burn, Baby, Burn” (brucia, bellezza, brucia) che fa il verso al mantra di Trump “Drill, Baby, Drill” (trivella, bellezza, trivella).
E ora? La spedizione continua!
L’Arctic Sunrise sta per riprendere il largo verso la Croazia per continuare il suo tour di denuncia e sensibilizzazione sugli impatti del gas fossile. La spedizione arriverà a metà luglio in Grecia con un programma di attività aperte al pubblico. Continua a seguirci perché le sorprese non sono finite!