Oggi ogni italiano emette in media 6,8 tonnellate di CO2 l’anno, che nello scenario di Greenpeace scendono a 0,5 nel 2050.
La ricetta della rivoluzione energetica di Greenpeace è chiara: ridurre i consumi aumentando l’efficienza; abbattere il consumo di fonti fossili, cominciando da quello del carbone; accelerare quello di fonti rinnovabili, facendo crescere la produzione di elettricità pulita che potrà essere utilizzata su larga scala anche per la mobilità.
Un futuro energetico di questo tipo permetterà di creare circa 20 mila nuovi posti di lavoro diretti entro il 2020, solo nel comparto elettrico; dove al contempo risparmieremo – al netto degli investimenti – quasi 5 miliardi e mezzo di euro l’anno da qui al 2050.