Il riscaldamento globale sta causando un rapido aumento delle temperature del mare con serie conseguenze anche sugli ecosistemi marini italiani: stiamo infatti assistendo alla morte di alcune specie chiave e all’invasione di altre che meglio si adattano a un mare sempre più caldo, con una grave perdita di biodiversità. Greenpeace rende noti i risultati del primo anno di studi del progetto “Mare Caldo” , che oggi coinvolge ben 8 Aree Marine Protette (AMP) per monitorare gli impatti dei cambiamenti climatici sui mari italiani.
Leggi il briefing “Il cambiamento è già nei nostri mari” QUI
Leggi la Relazione DiSTAV, Università di Genova sul primo anno di progetto QUI