Dopo le recenti scoperte sulla pericolosità dei PFAS per le donne incinte, un nuovo studio mette in guardia sull’uso di alcuni prodotti per la cura della persona durante la gravidanza.
I ricercatori hanno scoperto che l’utilizzo di smalto per unghie, trucchi, lacche, gel e tinture per capelli durante la gravidanza o l’allattamento aumenta l’esposizione dei neonati a queste sostanze tossiche, con un maggior rischio di leucemia, cancro e diabete infantile.
Cosa sono i PFAS e dove si trovano
I PFAS sono un gruppo di oltre 10 mila sostanze chimiche prodotte dall’industria, alcune delle quali cancerogene per l’uomo e altamente inquinanti. Sono presenti in tantissimi prodotti di uso comune, ai quali conferiscono molteplici proprietà, tra cui l’oleo-idrorepellenza: imballaggi alimentari, padelle antiaderenti, filo interdentale, carta forno, farmaci, dispositivi medici, cosmetici, capi di abbigliamento, prodotti tessili e in molti altri prodotti. Anche in Italia il loro uso è ampiamente diffuso, nonostante esistano alternative più sicure in molti casi.
Dai cosmetici i PFAS finiscono nel sangue e nel latte delle neomamme
Secondo uno studio scientifico pubblicato di recente, un uso maggiore di prodotti per la cura della persona come profumi, trucco, tinture per capelli e lacche o gel per capelli è associato a concentrazioni plasmatiche più elevate di PFAS nelle donne che si trovano nel primo trimestre di gravidanza.
I ricercatori hanno analizzato i dati del Maternal-Infant Research on Environmental Chemicals Study, che ha arruolato 2.001 donne in gravidanza provenienti da 10 città del Canada tra il 2008 e il 2011. Tra queste, il team ha valutato il contributo dell’uso di otto categorie di prodotti per la cura della persona sulle concentrazioni di PFAS nel plasma prenatale (da sei a 13 settimane di gestazione) e nel latte materno (da due a 10 settimane dopo il parto).
In particolare, le donne che si truccavano ogni giorno nel primo e nel terzo trimestre hanno riscontrato rispettivamente concentrazioni di PFAS nel plasma e nel latte materno superiori del 14% e del 17% rispetto a chi non usava trucchi.
Inoltre, le donne che hanno utilizzato tinture permanenti da uno a due giorni dopo il parto avevano livelli di PFAS nel latte materno più elevati, dal 16% al 18%, rispetto a chi non usava tinture.
Perché i PFAS sono una questione di salute pubblica
Dopo la conferma dell’OMS sulla cancerogenicità di alcuni PFAS, due recenti studi internazionali hanno scoperto che l’esposizione ai PFAS in gravidanza ha effetti nocivi anche sui feti. In particolare, l’esposizione prenatale ad alcuni PFAS è associata a un rischio maggiore di contrarre la leucemia linfoblastica acuta. I PFAS sarebbero in grado anche di alterare il metabolismo e di accumularsi nel fegato, con il maggior rischio per il nascituro di contrarre cancro e diabete.
Purtroppo l’esposizione ai PFAS ha effetti negativi anche in età adulta, tra cui problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.
Come contrastare l’inquinamento da PFAS
Per fermare la contaminazione da PFAS, i cui effetti negativi sono ormai noti, diverse nazioni europee hanno proposto limitazioni all’uso e alla produzione di queste sostanze. L’Italia non è tra queste. Al governo italiano chiediamo di proteggere la nostra salute mettendo al bando i PFAS con una legge che ne vieti la produzione e l’utilizzo in tutta Italia.
Chiedi con noi una legge contro i PFAS.