Greenpeace condanna fermamente l’attacco con i droni alla Conscience, una nave umanitaria che trasportava aiuti a Gaza. Chiediamo a tutti i governi e agli organismi internazionali di garantire che la Conscience possa portare a termine in sicurezza la sua missione appena terminate le operazioni di riparazione. Le attività di soccorso umanitario devono essere tutelate, non prese di mira.

L’attacco alla nave pacifica della Freedom Flotilla arriva mentre Israele continua a imporre un blocco totale a tutti gli aiuti che entrano a Gaza, aggravando una crisi umanitaria già catastrofica. Bloccare gli aiuti e attaccare chi li consegna sono gravissime violazioni del diritto umanitario internazionale. I civili e gli operatori umanitari non sono bersagli.

Le missioni di aiuto sono un’ancora di salvezza per la popolazione di Gaza, che sta affrontando carestie, malattie e il collasso delle infrastrutture di base. Greenpeace ribadisce il suo appello urgente per:

  • Un cessate il fuoco immediato, completo e permanente.
  • Il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e di tutti i civili detenuti illegalmente.
  • La consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari.
  • Un embargo globale sulla vendita di armi e sui trasferimenti che alimentano ulteriori crimini di guerra.
  • La fine dell’occupazione illegale della Palestina in conformità con il diritto internazionale.