
Proprio poco tempo fa, grazie alla nostra campagna “Accendiamo il sole”, abbiamo raccolto in appena due settimane i fondi necessari a realizzare un impianto fotovoltaico da 40 kW sull’isola di Lampedusa: un impianto che farà risparmiare al Comune circa 200mila euro ed eviterà l’immissione in atmosfera di quasi 300 tonnellate di CO2, l’equivalente di 1 milione di km percorsi in auto!
L’impianto di Lampedusa è parte di un progetto completamente approvato ed autorizzato da oltre un anno, ma bloccato per lungaggini burocratiche. La volontà dei cittadini è stata più forte della politica: grazie al successo del crowdfunding abbiamo fatto un passo concreto per denunciare l’eccesso di burocrazia, una delle più grandi barriere che ostacolano oggi lo sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese.
#AccendiamoIlSole, i nostri volontari in tutta Italia raccontano i vantaggi dell’energia solare ☀! pic.twitter.com/fgDnF1K9jd
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) 17 settembre 2016
L’esempio di Lampedusa non è valido solamente per le isole, ma dovrebbe essere replicato in tutto il Paese, su edifici comunali e scuole, oltre che sui tetti delle case di tutti i cittadini.
La potenzialità dell’energia solare in Italia è enorme, così come cospicui sono i risparmi in termini economici che si possono ottenere per i cittadini. Ad oggi però il governo sta mettendo in ginocchio l’intero settore delle energie rinnovabili, e in particolare quello dei piccoli produttori, con provvedimenti come la riforma della tariffa elettrica.
È ora di compiere una scelta che possa far bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini: cosa aspetta il Governo?