L’Unione Europea è impegnata in un processo di aggiornamento dei limiti di emissione delle centrali a carbone negli stati membri. Un’indagine di Greenpeace svela come l’intero processo di aggiornamento di questi limiti sia finito nelle mani dell’industria del carbone, col risultato che gli standard che l’Unione si appresta ad approvare potrebbero essere assolutamente deboli e inefficaci.

Siamo di fronte a un’opportunità che capita una volta ogni dieci anni, per tentare di abbattere emissioni tossiche responsabili ogni anno della morte di migliaia di persone. Eppure rischiamo di perderla.

La maggior parte delle centrali esistenti potrebbero addirittura essere autorizzate a inquinare molto più di quanto farebbero altrimenti, se adottassero le migliori tecnologie disponibili per l’abbattimento delle emissioni. Gli standard di emissione europei sarebbero così molto meno stringenti di quelli adottati in altre parti del mondo, Cina inclusa.

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