Lungo il confine fra Polonia e Bielorussia sorge un’antica foresta vergine, l’ultimo frammento di quella che copriva l’Europa centrale, casa di linci, lupi e della maggiore popolazione di bisonte europeo, specie ormai estinta altrove. Si tratta della foresta di Białowieża, che per il suo grande valore è stata riconosciuta come Patrimonio UNESCO dell’Umanità dal 1979 e designata come sito Natura 2000 dalla Commissione europea nel 2007. Ma al momento solo il 16 per cento della parte polacca della foresta di Białowieża è protetto e riconosciuto come parco nazionale. Aiutaci a proteggerla!

Taglio e trasporto di legname nella foresta di Bialowieza. Photo: Rafal Wojczal / Greenpeace

Nel 2016 Jan Szyszko, l’allora ministro dell’Ambiente, aveva autorizzato per il periodo compreso tra il 2012 e il 2021, la (quasi) triplicazione dello sfruttamento di legname, nonché operazioni di gestione forestale attiva come tagli sanitari, operazioni di rimboschimento e tagli di rinnovamento, in zone dove fino a quel momento era escluso qualsiasi intervento. Come se non bastasse, nel 2017, il direttore generale del servizio forestale nazionale aveva autorizzato l’estrazione di circa 200 mila metri cubi di alberi, danneggiando almeno 19 chilometri quadrati di foresta. Greenpeace, insieme a numerosi scienziati, movimenti ed associazioni, si era opposto a questa devastazione. Il caso era arrivato fino alla Corte di giustizia europea, che nell’aprile 2018 aveva constatato che la Polonia era venuta meno ai suoi obblighi di protezione forestale e ordinato al Paese di trovare un modo appropriato per proteggere gli habitat e le specie della foresta di Białowieża.

Bisonte europeo nella foresta di Bialowieza. Photo: Adam Wajrak

Nonostante ciò, negli anni il governo polacco non ha fatto abbastanza e lo scorso 9 marzo il Ministero dell’ambiente ha annunciato un nuovo piano per la gestione della foresta di Białowieża. Sebbene le nuove quote di sfruttamento del legname siano relativamente basse, rischia di avere conseguenze devastanti perché aumenterà la pressione su habitat fragili e preziosi, incluse aree con alberi secolari. Inoltre, preoccupa il fatto che questo nuovo piano di gestione forestale non sia in linea con le direttive di conservazione dei siti Natura 2000 e sia basato su un inventario impreciso e obsoleto degli habitat forestali che caratterizzano la foresta, che tra l’altro non considera adeguatamente le specie protette che la abitano.

Nei tre anni in cui la foresta di Białowieża non ha subito interventi umani, gli habitat che la caratterizzano hanno iniziato a rigenerarsi: ora questo equilibrio rischia di spezzarsi nuovamente. Aiutaci a proteggerla!

Greenpeace and Wild Poland Foundation activists block the logging operations in the Białowieża Forest
Non mangiarti le foreste!

L’80% della deforestazione del mondo è causata dalla produzione intensiva di materie prime, soprattutto agricole: praticamente, cibo che divora le foreste. Soia, olio di palma, cacao, carne, avocado, sono i responsabili di una distruzione senza precedenti. Stiamo decimando le foreste per far posto all’agricoltura massiva e industriale. Un milione di specie è a rischio di estinzione. Se vogliamo salvare il clima e la biodiversità, dobbiamo salvare le foreste.

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