Rendere i trasporti pubblici gratuiti o più accessibili aiuta le persone e il clima 

di Herwig Schuster*

I cosiddetti “climate ticket” (biglietti climatici) si stanno diffondendo sempre di più in Europa. Nel tentativo di ridurre i costi e i consumi di energia e raggiungere i propri obiettivi climatici, alcuni paesi europei hanno reso i trasporti pubblici gratuiti o più accessibili per le persone. Queste iniziative hanno riscosso un gran successo, aiutando le famiglie colpite dall’aumento dei prezzi e riducendo le emissioni di gas serra, con benefici per il clima. Perché allora non promuovere misure simili in tutti i paesi europei, compresa l’Italia?

La mobilità fa parte della nostra vita quotidiana, ma con l’aumento dei costi dell’energia e del carburante, i trasporti stanno diventando sempre più inaccessibili per moltissime persone. I trasporti sono già oggi la seconda voce di spesa, subito dopo quella per la casa, per le famiglie europee. Inoltre, l’attuale sistema dei trasporti europeo – fortemente dipendente dal petrolio – è responsabile di circa il 30 per cento delle emissioni di gas serra dell’UE.

Per questo, diversi paesi dell’UE come la Germania, la Spagna, l’Austria, il Lussemburgo e Malta, e oltre 50 città europee hanno introdotto “biglietti climatici” che rendono gratuiti o più convenienti i trasporti pubblici e ferroviari, riscuotendo un gran successo fra la popolazione.

I biglietti climatici nei Paesi europei

Risparmiare energia, soldi ed emissioni si può!

I biglietti climatici sono la dimostrazione di come gli stati possano intervenire sul settore dei trasporti per aiutare le persone in tempi di crisi, se c’è la volontà politica. Ma nonostante l’evidente successo di questi programmi, solo un piccolissimo gruppo dei 27 stati membri europei offre biglietti climatici o misure simili, e alcuni di questi sono solo temporanei. Le pressioni delle lobby pro-auto stanno facendo infatti di tutto per mantenere il nostro sistema di trasporto dipendente dal petrolio, sostenendo che iniziative come quelle dei “climate ticket” non sono economicamente sostenibili.

La realtà invece è un’altra. I governi europei potrebbero facilmente finanziare biglietti climatici a prezzi accessibili per tutti in Europa se ad esempio smettessero di distribuire ogni anno 112 miliardi di euro in sussidi all’industria dei combustibili fossili, o se decidessero di applicare seriamente una tassa sugli enormi extra-profitti che le aziende fossili stanno realizzando a discapito delle persone

I governi europei devono garantire che i biglietti climatici siano accessibili, facili da acquistare e utilizzare, integrando il funzionamento dei diversi sistemi di trasporto pubblico e assicurando un accesso equo a tutti e tutte. E la Commissione europea deve assumere un ruolo chiave nel promuovere l’implementazione di questi biglietti in tutta l’UE, come parte di uno sforzo più ampio per ridurre il nostro consumo di petrolio nel contesto della crisi energetica. In questo modo potremmo risparmiare energia, soldi ed emissioni di gas serra, e migliorare la vita di tutte le persone che viaggiano nei paesi dell’Europa.

*Herwig Schuster è un esperto di trasporti per la campagna europea di Greenpeace “Mobility for All”.