“Aumenterà la frequenza di fenomeni di precipitazioni intense e alluvioni, si avrà un intensificazione degli uragani tropicali e delle tempeste extratropicali, un aumento del rischio siccità e di ondate di calore”. Non è lo stralcio di un articolo di qualche giornale e neanche le parole di un inviato nella Romagna ancora una volta sott’acqua. È una citazione del report AR6 dell’IPCC che nella sezione 3 analizza gli impatti del cambiamento climatico sottolineando i rischi, anche e soprattutto per le persone con l’aumento della mortalità. 

Questi fenomeni stanno aumentando di intensità e frequenza a causa dell’aumento della temperatura media del nostro pianeta, conseguenza diretta delle emissioni di gas a effetto serra in atmosfera. È un fatto fisico: in un’atmosfera più calda i fenomeni accelerano, così come in una pentola di acqua bollente rispetto a una piena d’acqua fredda. Più emettiamo, più i fenomeni estremi si intensificano e più vittime avremo. Tutte e tutti siamo esposti ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi, ma i soggetti fragili a livello sociale, economico e di salute sono quelli che spesso subiscono le conseguenze più gravi. A volte pagano anche con la vita.

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