Ci sono luoghi che non hanno prezzo: le foreste vetuste dei Carpazi, scrigni di biodiversità e alleate fondamentali contro la crisi climatica, sono tra questi. Eppure, questi ecosistemi unici stanno scomparendo. E a distruggerli sono le scelte di giganti globali come IKEA.

Non sono solo parole, ci sono le prove. A fornirle è la nuova indagine di Greenpeace “Felling the Future: IKEA’s Sourcing Threatens Romania’s Irreplaceable Forests”.

Attivisti di Greenpeace appongono le etichette di IKEA in una foresta dei Carpazi rumeni per invitare il colosso svedese a ripulire la sua catena di approvvigionamento
Attivisti di Greenpeace hanno apposto le etichette di IKEA in una foresta secolare in Romania per invitare il colosso svedese a ripulire la sua catena di approvvigionamento © Greenpeace

I Carpazi, un tesoro di biodiversità che finisce nei mobili dell’IKEA

I fornitori del colosso svedese continuano a rifornirsi di legname intaccando uno degli habitat più ricchi di biodiversità in Europa, i Carpazi rumeni, che includono alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa, ovvero tra le più antiche e incontaminate del nostro pianeta.

Sebbene questi tagli possano essere legali secondo la legge rumena, non sono sostenibili. La scienza e le politiche europee sulla conservazione indicano chiaramente la necessità di una protezione rigorosa per foreste di questo valore. Continuare a sfruttarle significa accelerare la perdita irreversibile di biodiversità e aggravare gli impatti della crisi climatica.

IKEA sta ignorando consapevolmente gli avvertimenti a non intaccare foreste che dovrebbero essere protette. Un paradosso che contraddice le dichiarazioni dell’azienda sulla gestione responsabile delle foreste, l’approvvigionamento sostenibile e l’impegno per la tutela della biodiversità.

Veduta area di un'area disboscata nei Carpazi Rumeni
Area disboscata in una foresta nei Carpazi rumeni. © Greenpeace

Il paradosso della certificazione FSC

Un altro nodo cruciale riguarda la certificazione FSC, spesso usata da IKEA per rafforzare la propria immagine “green”.

La certificazione dovrebbe attestare una gestione responsabile delle foreste, ma in Romania lo standard FSC non viene aggiornato dal 2017 e non prevede la protezione integrale del 10% dei territori forestali, come stabilito dagli obiettivi europei di protezione della biodiversità.

In altre parole: oggi questa certificazione, in Romania, non offre garanzie reali sulla salvaguardia di preziose foreste.

In Romania la deforestazione prosegue a ritmi insostenibili

La distruzione delle foreste ad alto valore di biodiversità in Romania procede a un ritmo 2,5 volte superiore rispetto a Paesi vicini come Polonia e Ucraina. Ma il rapporto di Greenpeace scava ancora più a fondo.

L’indagine collega direttamente i fornitori IKEA alla distruzione della foresta di Rusca Montană, uno degli ecosistemi forestali più antichi della Romania. Alla richiesta di chiarimenti, IKEA non ha negato di rifornirsi da quest’area.

Questa distruzione è inaccettabile. La scienza lo ripete da tempo: le foreste vetuste sono essenziali non solo per la biodiversità, ma anche per la lotta alla crisi climatica, grazie al loro ruolo nell’assorbimento della CO₂.

Area disboscata nella foresta di  Rusca Montană, nei Carpazi rumeni, uno degli ecosistemi forestali più antichi della Romania
Disboscamento nell’antica foresta di Rusca Montană, nei Carpazi rumeni.

IKEA può decidere se proteggere le foreste o essere complice della loro distruzione

Nessuno smonterebbe le piramidi d’Egitto per riutilizzarne le pietre: eppure è quello che sta accadendo al patrimonio naturale rumeno. Queste foreste non hanno prezzo. Gli impegni sull’approvvigionamento responsabile di IKEA non possono limitarsi a esistere sulla carta!

Per questo chiediamo a IKEA di:

  • sospendere immediatamente ogni approvvigionamento da foreste primarie, vetuste ed ad alto valore di conservazione della biodiversità
  • rivedere le sue politiche per garantire la protezione rigorosa di foreste antiche e ad alto valore di biodiversità, anche dove la legge non lo impone

Continuare a non agire significa rendersi complici della distruzione di una delle più antiche e delle ultime aree forestali d’Europa: ecosistemi unici e insostituibili, fondamentali per il pianeta!

Stop deforestazione!

Firma per chiedere di porre fine a questo disastro ecologico.