Un’analisi commissionata da Greenpeace ha quantificato i danni economici associati alle emissioni di carbonio di nove tra le più grandi società petrolifere e del gas, tra cui ENI, dalla firma dell’Accordo di Parigi nel 2015 ad oggi. La cifra stima il costo sociale del carbonio (SCC), ovvero i danni economici relativi agli impatti sulla salute e sulla sicurezza alimentare, ai rischi legati all’innalzamento del livello del mare e degli eventi climatici estremi per tutto il periodo in cui la CO₂ resterà in atmosfera.

Secondo l’analisi, realizzata da scienziati indipendenti, i danni associabili alle sole emissioni di ENI negli ultimi dieci anni ammonterebbero a 460 miliardi di euro.

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Prima della pubblicazione, l’analisi di Greenpeace è stata inviata ad ENI, che ha replicato con il commento che riportiamo di seguito.

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