Il tribunale distrettuale di Oslo ha annunciato le date dell’udienza per il caso clima accolto contro il governo norvegese per la concessione di nuove licenze di trivellazione nelle acque del Mar glaciale Artico. La prima udienza si terrà il 13 novembre. A presentare il ricorso sono Greenpeace Nordic e Nature and Youth, un’organizzazione ambientalista giovanile norvegese. L’accusa sostiene che il governo norvegese stia disattendendo l’accordo di Parigi e violando il diritto costituzionale norvegese alla salute e alla tutela dell’ambiente di tutte le generazioni presenti e future.

DCIM100MEDIADJI_0002.JPG

Adesso il gioco si fa duro: aggiungi il tuo nome e noi lo porteremo in tribunale come evidenza del movimento contro il petrolio artico!

Il governo norvegese – per la prima volta in vent’anni – ha concesso lo sfruttamento di una nuova area nel Mare di Barents, permettendo a Statoil, Chevron, Lukoil e altre dieci compagnie petrolifere di avviare nuove campagne esplorative nel 2017. Statoil ha già annunciato che inizierà le trivellazioni quest’estate.

L’autorizzazione di nuove trivellazioni non è compatibile con l’impegno assunto dalla Norvegia, con la ratifica dell’accordo di Parigi: ridurre le proprie emissioni di CO2  e contenere l’aumento della temperatura globale a 1.5° C

Greenpeace Nordic e Nature and Youth sosterranno in aula il diritto a un ambiente sicuro e sano per le generazioni future, così come previsto nella Costituzione norvegese: un diritto che non era mai stato fatto valere presso una corte di tribunale.

Si tratta del primo caso giudiziario, dopo l’accordo di Parigi, che cerca di opporsi alle trivellazioni di nuovo petrolio e gas, ma è anche parte di un’onda globale di persone che si battono per il clima, chiedendo ai governi e ai grandi responsabili dell’inquinamento di rendere conto delle proprie azioni.

Aggiungi subito il tuo nome ed entra a far parte della generazione che scriverà la parola fine al petrolio! 

Leggi il testo del ricorso