UN delivers vital supplies as floods displace 270,000 people in Somalia [Associated Press]

Il continente africano è in queste ore duramente colpito da eventi climatici estremi che stanno avendo pesanti ripercussioni su milioni di persone, con vittime, evacuazioni forzate e minacce di crisi alimentari e sanitarie.

Se da un lato, infatti, piogge di intensità mai vista negli ultimi decenni stanno colpendo duramente almeno 16 Paesi dell’Africa centro-orientale, dall’altra aree centrali e occidentali dell’Africa australe sono alle prese con la peggiore siccità durante la stagione di crescita da 35 anni a questa parte.

Ad esempio, come riporta il bollettino diramato il 4 novembre dalla sezione che si occupa di Africa orientale e meridionale dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (ROSEA), le pesanti piogge (e i conseguenti allagamenti) che stanno interessando fasce del Corno d’Africa hanno avuto inizio nello scorso luglio, per poi intensificarsi in ottobre, “colpendo almeno 2,5 milioni di persone e causando evacuazioni forzate e perdita di proprietà, colture e bestiame”.

Una situazione che, purtroppo, potrebbe addirittura peggiorare nei prossimi due mesi, dal momento che si prevedono ulteriori precipitazioni fuori dalla norma, con il rischio persistente di inondazioni. In diversi Paesi, questi impatti stanno inoltre aggravando condizioni di vita già compromesse da ricorrenti siccità, violenze e conflitti.

Altrettanto drammatico quanto sta accadendo in parti dell’Africa australe, dove la siccità che ha colpito il periodo di crescita sta facendo vivere a 11 milioni di persone livelli di insicurezza alimentare definiti di “crisi” o “emergenza”.

Come se non bastasse, l’emergenza idrica in corso, con temperature che hanno toccato i 51°C, minaccia anche settori economici vitali per alcuni di questi Paesi, come il turismo e la produzione di energia idroelettrica.

In questa area del continente africano, secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), le temperature stanno infatti aumentando del doppio rispetto alla media globale. Come riporta la FAO, in Africa australe sono presenti “sei dei nove Paesi africani che nei prossimi anni saranno maggiormente esposti a condizioni climatiche avverse: Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Mozambico, Tanzania, Zambia e Zimbabwe”.

«Dalle alluvioni alla siccità, questi eventi estremi sono una diretta conseguenza di cattive politiche energetiche, della inutile combustione di fonti fossili e dell’imprudente distruzione delle nostre foreste», spiega Amos Wemanya di Greenpeace Africa.