Superato, con competenza e per fortuna, il primo ostacolo del raddrizzamento ne restano non pochi da qui alla fine, che tutti speriamo lieta, di questa storia.

La prima fase critica che ci aspetta è quella del sollevamento del relitto: bisogna evitare ingenti rilasci in mare di fluidi contaminati presenti all’interno.

Poi, bisognerà portarla via. Si parla sempre più insistentemente di un’operazione prima dell’estate, il che mette fuori gioco l’ipotesi “Vanguard”: una nave da trasporto semisommergibile che potrebbe caricare a bordo la Concordia. Ė una buona notizia, perché un’operazione del genere comporterebbe verosimilmente la quasi totale fuoriuscita di fluidi interni, al Giglio. Roba da brividi.

Resta quindi, almeno per ora, l’opzione dei traino e questa è la parte più animata del balletto.

Di questo tratta il nostro briefing che invita a valutare bene i rischi ambientali  che possono esserci in una fase così delicata.