I PFAS (composti poli e perfluoroalchilici) sono sostanze chimiche di sintesi, alcune cancerogene, usate da decenni dall’industria per le loro proprietà idrorepellenti e oleorepellenti e per la resistenza alle alte temperature. Conosciuti come “inquinanti eterni”, perché indistruttibili una volta dispersi nell’ambiente, giungono sulle nostre tavole accumulandosi nei terreni e nelle risorse idriche e quindi negli alimenti. Siamo abituati a pensare al rischio di assumere queste sostanze attraverso il consumo di acqua potabile.
Eppure, come spiega questo report, anche il pescato, e nello specifico quello proveniente dalle acque del Santuario dei Cetacei nel mare della Toscana, può essere contaminato. Il nuovo inquietante capitolo di un’emergenza nazionale ancora sottovalutata arriva a conclusione della consultazione delle analisi di ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) sulla presenza di PFAS nei pesci della Toscana.
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