💥 AGGIORNAMENTO DEL 22/2/2021 💥
Generali ci ha comunicato ufficialmente che non assicurerà la centrale a carbone di Počerady. Una buona notizia, ma ora il gruppo triestino abbandoni definitivamente il settore del carbone in Repubblica Ceca e Polonia!

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Generali ha deciso di assicurare la centrale a carbone di Počerady, in Repubblica Ceca. La notizia è stata scoperta negli scorsi giorni da Re-set., associazione ceca che si occupa di tutela ambientale: per questo insieme a Re:Common abbiamo chiesto al gruppo triestino una conferma. Al momento, però, da Generali non è ancora arrivata alcuna risposta.

Se fosse confermato ufficialmente, Generali entrerebbe a pieno titolo tra le fila di chi oggi sta facendo affari aggravando l’emergenza climatica. Non è possibile dichiararsi “amici del clima” e contemporaneamente prendere nuovi contratti assicurativi su una centrale a carbone tra le più inquinanti del continente!

La centrale di Počerady: tra le più inquinanti d’Europa

Počerady è tra le trenta centrali più inquinanti d’Europa, responsabile nel solo 2016 di 148 morti premature, come riporta il database della rete Europe Beyond Coal. Proprio a causa degli impatti sulla salute e sull’ambiente, questa centrale è divenuta il simbolo della dipendenza della Repubblica Ceca dal carbone.

L’impianto in questione era di proprietà del gruppo ceco ČEZ, che produce energia elettrica derivante per il 39% dal carbone. A ottobre 2020, ČEZ ha annunciato la cessione della centrale di Počerady al gruppo Sev.en, ultimo tassello di una preoccupante tendenza riscontrabile tra le principali utility dell’Europa centro-orientale. La vendita degli asset del carbone, di fatto, consente di estenderne l’operatività: è una pratica assolutamente sbagliata, dato che le centrali a carbone devono essere chiuse e non vendute a terzi!

L’acquisto di vecchie centrali a carbone

L’acquisto di centrali a carbone obsolete o in fase di dismissione è un elemento chiave nella politica aziendale di Sev.en, che in questa maniera può speculare sugli impegni per il clima. Con il passaggio di proprietà di Počerady da ČEZ a Sev.en, avvenuto ufficialmente il 31 dicembre 2020, Generali si trova nella posizione di aver stretto legami con uno dei peggiori killer climatici in circolazione.

Proprio in questi giorni, inoltre, il governo della Repubblica Ceca sta valutando la data entro cui implementare un phase-out completo dal carbone. Con molta probabilità, la data individuata sarà il 2038, in aperto contrasto con l’obiettivo degli Accordi di Parigi di mantenere l’aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius. Infatti, la comunità scientifica afferma che per evitare le conseguenze più catastrofiche dei cambiamenti climatici, tutte le centrali a carbone in Europa dovranno essere chiuse entro il 2030.

Se il Leone di Trieste vuol prendere sul serio il suo stesso impegno per contrastare il cambiamento climatico, è ora che esca definitivamente dal settore del carbone anche in Repubblica Ceca e Polonia, rafforzando inoltre la sua policy con una data di phase-out dalla fonte fossile più dannosa per il clima entro il 2030, come già fatto da tanti altri attori finanziari a livello europeo.