Mentre la nostra proposta di legge attende da mesi alla Camera in Commissione Agricoltura, per fortuna c’è chi ha deciso di non aspettare per passare ad azioni concrete. Sono tre Comuni ad aver fatto il primo passo per cambiare davvero il sistema degli allevamenti intensivi: Spoltore, in provincia di Pescara, San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, e Castenedolo, in provincia di Brescia hanno approvato la nostra mozione per riconvertire il sistema.

Dove eravamo rimasti…
Negli scorsi mesi avevamo inviato ai Consigli comunali di tutta Italia il testo della nostra mozione, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e i territori sulla necessità di una riconversione del sistema degli allevamenti intensivi in chiave agro-ecologica. E ora cogliamo finalmente i primi frutti del nostro lavoro in collaborazione con ISDE, Lipu, Terra! e WWF.
La risposta positiva dei tre Comuni in Abruzzo, Friuli e Lombardia è un primo passo importante per un cambiamento a partire dai territori che andrà a tutelare ambiente, biodiversità, ecosistemi e persone. L’attuale modello zootecnico italiano – sempre più concentrato in grandi realtà intensive e industriali – sta penalizzando le piccole e medie aziende, mettendone a rischio la sopravvivenza. Con la nostra proposta di legge vogliamo offrire un’alternativa credibile: un percorso di transizione che permetta al settore di resistere nel tempo, tutelando ambiente, salute pubblica e giustizia sociale.
In Italia gli impatti ambientali degli allevamenti intensivi sono enormi e richiedono interventi immediati
A livello nazionale il settore zootecnico è responsabile di oltre due terzi delle emissioni nazionali di ammoniaca. Gli allevamenti intensivi sono la seconda fonte di formazione delle polveri fini, PM2,5, responsabili di decine di migliaia di morti premature ogni anno, e sono fonte dell’inquinamento causato da eccessivi carichi di azoto e derivati nel terreno e nelle acque.
Non a caso l’Italia è sotto procedura d’infrazione per il mancato adeguamento alla Direttiva nitrati: gli allevamenti intensivi di suini, bovini e pollame stanno mettendo a rischio il suolo e l’acqua di 165 Comuni lombardi a causa del rilascio di livelli di azoto tripli e quadrupli rispetto a quelli consentiti dalla legge (come svelato nella nuova edizione della nostra indagine “Fondi pubblici in pasto ai maiali”).
Per questo, nel marzo 2024, insieme a ISDE, Lipu, Terra! e WWF Italia abbiamo presentato a Montecitorio la proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi”, oggi sostenuta da 23 parlamentari di cinque diverse forze politiche, oltre che da decine di associazioni e comitati.
Eppure la nostra proposta di legge è ancora in attesa di essere discussa in Commissione Agricoltura, alla Camera. Quanto dobbiamo aspettare prima che il testo inizi il suo iter parlamentare per diventare legge? Quanto dobbiamo aspettare per tutelare finalmente l’ambiente e la salute pubblica?

Cosa chiediamo con la nostra proposta di legge
Con il nostro testo “Oltre gli allevamenti intensivi” vogliamo cambiare una volta per tutte un settore insostenibile che danneggia la nostra salute, il benessere degli animali, l’ambiente e le piccole aziende.
Per questo chiediamo di:
- fermare l’espansione degli allevamenti intensivi, soprattutto nei territori più inquinati
- ridurre il numero di animali allevati in Italia
- avviare una transizione ecologica degli allevamenti intensivi esistenti
- sostenere le piccole aziende agricole
- tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore
- garantire cibo sano e di qualità a prezzi accessibili per i consumatori

Aiutaci a realizzare un futuro senza allevamenti intensivi!
Passo dopo passo stiamo coinvolgendo le istituzioni e l’intero territorio nazionale nel dibattito per cambiare il sistema degli allevamenti intensivi: un sistema inquinante che divora risorse, infligge sofferenze agli animali, impatta pesantemente sull’ambiente e minaccia la salute delle persone.
La nostra proposta di legge attende da troppo di essere calendarizzata per iniziare il suo iter parlamentare ed essere discussa alla Camera. Non possiamo più aspettare: abbiamo un’opportunità senza precedenti per ripensare la zootecnia italiana in chiave sostenibile!
Stop allevamenti intensivi
Sostieni anche tu la nostra proposta di legge e chiedi con noi al governo italiano
di avviare la conversione agro-ecologica degli allevamenti intensivi esistenti!