GiorgioAlessandraPierpaolo e Luca vivranno sulla propria pelle l’esperienza di un rifugio anti-radiazioni, come succede ai loro coetanei nel distretto di Fukushima. Seguiranno precise regole di radioprotezione: porte e finestre sigillate, niente insalata, niente latte, formaggio, carne o pesce freschi. Solo internet.

È un atto estremo per difendere il proprio futuro. Non usciranno fino al giorno del Referendum, quando il nucleare potrà essere bloccato per sempre dalla volontà dei cittadini.

Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale – dicono i ragazzi nel loro video manifesto – alla faccia dell’interesse della comunità. Siete pazzi pericolosi. […] Vogliamo parlare ai ragazzi come noi… questa battaglia riguarda tutti. Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovrà crescere ogni giorno di più.”

I ragazzi comunicheranno con l’esterno tramite il sito web www.ipazzisietevoi.org, i propri profili Facebook, video messaggi su Youtube e Twitter. Racconteranno giorno dopo giorno la loro vita da rinchiusi: divisione dei compiti, problemi, paure, discussioni. Ci sarà un streaming dal rifugio 24 ore su 24.

Chiederanno a tutti i visitatori del sito di firmare il proprio impegno contro il nucleare, partecipando alla petizione “Io non sono pazzo. Voto Sì”.

Greenpeace sostiene questi ragazzi e gli ha fornito tutti gli strumenti per organizzare la loro protesta. Di fronte a un governo che vuole rubarci il referendum e toglierci la possibilità di scegliere un atto estremo come quello di rinchiudersi in un rifugio è più che mai necessario.

I pazzi non sono loro, i pazzi sono quelli che dopo Cernobyl e Fukushima continuano a vedere il futuro nel nucleare.