Dovranno attendere l’inizio del processo in prigione i 12 attivisti di Greenpeace arrestati venerdì scorso per aver protestato pacificamente contro il carbone, aprendo dei banner sulla torre mineraria di una compagnia slovacca che estrae lignite.
La decisione, resa nota oggi dal Tribunale slovacco, è inaccettabile per tutti noi e per chiunque abbia a cuore il Pianeta e i diritti delle persone.

Gli attivisti, provenienti da Slovacchia, Repubblica Ceca, Finlandia e Belgio rischiano per questa dimostrazione pacifica fino a 5 anni di carcere. I loro avvocati sono ora al lavoro per fare ricorso contro questa decisione.

Chiediamo la loro immediata liberazione: questi attivisti meriterebbero un plauso e sono invece stati arrestati per essersi mobilitati, in modo assolutamente pacifico, contro chi causa i cambiamenti climatici.

Siamo davanti alla più grande sfida che l’umanità si trovi ad affrontare ed è ora di agire: le persone lo hanno capito e i Governi, riuniti da oggi alla COP24, dovrebbero essere al loro fianco per la difesa del clima e del Pianeta.