Un segnale positivo che dovrebbe costituire un primo passo per una riforma a base nazionale: un terzo delle foreste cinesi è infatti a rischio a causa di una falla nel sistema normativo: una scappatoia nel “Regolamento tecnico per la ricostruzione delle foreste a basso rendimento” infatti autorizza a sostituire la foresta con piantagioni più redditizie in nome di una presunta “rigenerazione forestale”. Abbiamo chiesto a Pechino di sanare al più presto questa falla, e continueremo a monitorare la situazione affinché la protezione di queste aree non resti solo sulla carta!
Salvo (per ora) l’habitat del panda!
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