Questa mattina attiviste e attivisti di Greenpeace hanno installato la scultura di un albero alta nove metri davanti al Parlamento europeo, a Bruxelles, per esortare i decisori politici a mettere la protezione della natura al centro dei piani dell’UE. Nelle prossime settimane, infatti, i membri del Parlamento europeo interrogheranno i candidati proposti dai governi nazionali come nuovi commissari europei, che saranno scelti quali responsabili delle politiche dell’UE per i prossimi cinque anni.

La scultura di Greenpeace, illuminata da luci colorate e accompagnata da fumo e fiamme, recava messaggi di speranza per la natura, inviati da migliaia di cittadine e cittadini europei ai politici che li rappresentano a Bruxelles, ed era accompagnata da uno striscione con un appello rivolto all’Unione Europea: “Fermate la distruzione della natura. Salvate vite”.

«Il Parlamento europeo deve assicurarsi che i futuri commissari pongano la salute dell’ambiente e delle persone al centro dei loro piani, e che definiscano leggi e politiche economiche coerenti ed efficaci», dichiara Martina Borghi, campagna Foreste di Greenpeace Italia. «Ripristinare la natura in Europa è cruciale per avere aria e acqua pulita, suoli sani per un’agricoltura sostenibile e una maggiore resilienza contro gli eventi meteorologici estremi. L’Unione Europea deve affrontare le sfide ambientali con la serietà che queste meritano e fermare chi trae profitto dalla distruzione della natura, comprese banche e assicurazioni con sede in Europa, che alimentano la deforestazione dentro e fuori ai confini dell’UE».

In vista della nomina dei nuovi commissari, Greenpeace sottolinea l’importanza che i candidati approvati dal Parlamento europeo rafforzino le normative attuali in difesa dell’ambiente, come la Nature Restoration Law e l’European Deforestation Regulation, e adottino politiche ambientali forti e concrete. La Commissione Europea è responsabile della maggior parte delle normative comunitarie e, per quanto riguarda le leggi e gli standard ambientali in Europa, i governi nazionali adottano dal 70% al 100% delle loro norme ambientali direttamente dall’UE. Greenpeace monitora le politiche ambientali europee sin dagli anni Ottanta e continua a lottare per la protezione della natura, per un ambiente sicuro e per un clima sostenibile per tutte le persone.

I candidati nominati come commissari europei dai rispettivi governi nazionali, e proposti per diversi portafogli dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, devono ottenere l’approvazione del Parlamento Europeo prima di poter assumere ufficialmente l’incarico entro la fine dell’anno. Gli attuali commissari rappresenteranno invece l’UE ai vertici ONU sul clima di ottobre e novembre, prima del passaggio di consegne alla nuova squadra, a dicembre. Greenpeace chiede loro di garantire che l’Unione Europea rispetti l’impegno di proteggere il 30% delle sue terre e acque e di ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati entro il 2030, oltre a ridurre le emissioni di gas serra del 55%.

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