In vista della Giornata Mondiale dell’acqua vi spieghiamo come il bucato di tutti i giorni può inquinare le acque di casa nostra.
Alcune sostanze pericolose usate per la produzione di abiti di grandi marche dell’abbigliamento, infatti, vengono rilasciate nell’ambiente dopo il lavaggio degli articoli in lavatrice. Una volta disperse in acqua, queste sostanze non sono trattenute dai sistemi di depurazione e si trasformano in nonilfenolo, un composto tossico e in grado di alterare, anche a livelli molto bassi, il sistema ormonale dell’uomo.
L’indagine, commissionata da Greenpeace International, è stata condotta su quattordici prodotti tessili di vari marchi fra cui Kappa, Ralph Lauren e Calvin Klein. Per la prima volta è stata misurata la variazione delle quantità di nonilfenoli etossilati presenti nel tessuto prima e dopo il lavaggio domestico. In quasi la metà dei campioni, oltre l’80 per cento di nonilfenoli etossilati presenti nel tessuto appena comprato sono fuoriusciti dopo un solo lavaggio.
Leggi il rapporto Panni sporchi 3.