Il rapporto, redatto dalla Scuola Agraria del Parco di Monza per conto di Greenpeace, evidenzia il fallimento del sistema di riciclo, più volte invocato come soluzione del problema sia dalle grandi multinazionali che dai decisori politici

L’inquinamento da plastica è una delle emergenze ambientali globali più gravi dei nostri tempi. Con una produzione di plastica in vertiginosa crescita su scala mondiale, che raddoppierà i volumi attuali entro il 2025, lo stato d’inquinamento da plastica dei mari del Pianeta è destinato solo a peggiorare. Complice della situazione attuale è senza dubbio il fallimento del sistema di riciclo, più volte invocato come soluzione del problema sia dalle grandi multinazionali che dai decisori politici, ma che risulta inefficace ad arginare questa grave emergenza ambientale.

In Italia, nonostante il nostro Paese presenti una situazione in linea con la tendenza media europea, secondo i dati Corepla del 2017, di tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo, solo poco più di 4 su 10 vengono effettivamente riciclati, 4 invece vengono bruciati negli inceneritori- una pratica tutt’altro che priva di conseguenze negative per l’ambiente e considerata come extrema ratio nella gestione dei rifiuti nell’ambito dell’economia circolare – e i restanti immessi in discarica o dispersi nell’ambiente.

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