Una nuova riserva
Dopo quasi 15 anni di attesa, è stato pubblicato il decreto che istituisce l’Area Marina Protetta di Capo Spartivento, nel Comune di Domus De Maria, nella provincia del Sud Sardegna. Un provvedimento già licenziato dal ministero dell’Ambiente nel 2019 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel 2024.
Questo angolo di mare di circa 12 km² tra Capo Spartivento e Pinus Village è ora ufficialmente protetto: sarà un rifugio per la biodiversità marina, con un divieto totale per la pesca a strascico, puntando a garantire un futuro sostenibile per le specie che vi abitano.
Con queste restrizioni, la zona si candida a diventare una vera oasi marina in cui le diverse specie potranno proliferare indisturbate soprattutto nelle zone a maggior grado di tutela.
La presenza della riserva fungerà da deterrente per le attività di speculazione e sfruttamento non sostenibile, incentivando un turismo consapevole e interessato alla conservazione della natura, anche grazie ad attività di sensibilizzazione e divulgazione.
Capo Spartivento è davvero un esempio di conservazione ambientale e rappresenta una vittoria per la biodiversità marina. In tutta Italia sono presenti diverse aree marine di reperimento che attendono da anni di trasformarsi in aree marine protette e Capo Spartivento rappresenta un esempio importante per future istituzioni.
Proteggere il 30% degli oceani entro il 2030
In conclusione, si tratta di un importante traguardo che rappresenta un passo cruciale per la salvaguardia ambientale del territorio, ma anche per il raggiungimento degli obiettivi 30×30.
Infatti, ricordiamo che la comunità scientifica ritiene che almeno il 30% di mari e oceani dovrebbe essere protetto entro il 2030. Greenpeace Italia ha evidenziato che meno dell1% dei nostri mari è davvero protetto. Per raggiungere l’obiettivo 30×30 è necessario proteggere 11 milioni di km² di mare all’anno fino al 2030 a livello globale, ricorrendo allo strumento giuridico del Trattato globale sugli oceani.
Parallelamente alla ratifica del Trattato, i governi devono anche iniziare a sviluppare le prime proposte per la creazione di una rete efficace di aree marine protette. L’Italia deve mantenere gli impegni presi a livello nazionale e ratificare al più presto il Trattato globale per la protezione degli oceani.
Gli oceani si trovano a fronteggiare minacce su larga scala ed è rimasto poco tempo per salvarli.
Servono altre aree marine protette per raggiungere l’obiettivo 30X30.
Aiutaci a fare pressione perché vengano istituite!