Rome’s school student go on strike and take to the streets to protest about climate change.

In un momento in cui il modo migliore di prendersi cura di noi e di chi ci sta intorno è mantenere il più possibile le distanze, continuare a lottare per un Pianeta più sano e una società più giusta può sembrare impossibile… ma lo è davvero?

Il 2019 è stato un anno importante: milioni di persone in tutto il mondo hanno scioperato per il clima, rendendo storici questi momenti. Ora siamo nel bel mezzo di un altro momento storico globale, di cui stiamo ancora elaborando la portata.

Le priorità adesso sono fermare la diffusione del Covid19 restando a casa (per chi può), proteggere i nostri affetti e fare del nostro meglio per diminuire il carico di stress del sistema sanitario. Questo però non significa che la lotta contro la crisi climatica si sia fermata: cercare nuove forme di attivismo è la sfida da affrontare tutti insieme.

#DigitalClimateStrike

Domani si terrà il Global Digital Strike, il quinto sciopero globale per il clima lanciato dal movimento Fridays For Future. Da quando a fine febbraio è scattato il divieto di scendere in piazza, il movimento non si è mai fermato. Quello di domani sarà il primo sciopero globale “da casa”, e partecipare è semplice:

  • scattetevi delle foto
  • condividetele sui social con l’hashtag #DigitalClimateStrike
  • nelle Instagram story taggate @fridaysforfutureitalia e @greenpeace_ita
  • invitate i vostri contatti a fare lo stesso!

Se vi mancano le manifestazioni, domani ce n’è una perfetta per voi, in tutta sicurezza: la geolocalizzazione alle ore 10 a Palazzo Chigi, sede del nostro Governo. A quell’ora potrete “scendere in piazza” attraverso una piattaforma virtuale in cui si potrà essere di nuovo fianco a fianco.

Ci saranno anche  approfondimenti scientifici online ed eventi organizzati dai gruppi delle varie città, ma soprattutto sarà il momento di lancio della campagna “Ritorno al Futuro”, sostenuta anche da Greenpeace insieme ad altre associazioni e anticipata la scorsa settimana da una lettera all’Italia. Al centro della campagna ci sono i temi fondamentali per il nostro futuro e per quello del Pianeta: attenzione ai diritti sociali delle persone e tutela delle fasce più colpite dalla crisi, misure economiche per uno sviluppo sostenibile e fuori dal fossile, ripensamento delle politiche agroalimentari, più tutele per le comunità e i territori, sono solo alcune delle rivendicazioni che la campagna porterà avanti e che ora più che mai vanno gridate a gran voce!

Oltre a invitarvi a partecipare all’appuntamento di domani, abbiamo pensato ad alcune soluzioni per trasformare la nostra quotidianità e continuare l’attivismo per il clima, anche in quarantena.

Parlatene a tavola

Sfruttate questa quarantena per coinvolgere davvero i vostri cari in conversazioni sulla crisi climatica (sia a tavola che online). Dedicate del tempo a capire cosa pensano le persone, quali sono i problemi che contano per loro nel quartiere o nella città in cui vivono, e quali potrebbero essere i potenziali rimedi. Questi scambi saranno molto diversi da quelli che avvengono tra attivisti e attiviste, e questo va bene! Ricordate, passate il 70% del vostro tempo ad ascoltare e il 30% a parlare. Documentate queste conversazioni, se volete, e condividetele per incoraggiare altre persone a fare lo stesso.

Un consiglio: iniziate la conversazione chiedendo “quali sono le tre cose che cambiereste della vostra città se foste sindaco o sindaca per una settimana?”, oppure “cosa pensate che dovremmo chiedere alla nostra amministrazione comunale per mitigare questa crisi”?

Costruite ponti

Mettete a frutto le vostre capacità di ricerca! Scoprite quali comitati nella vostra città o regione, sono attivi nella lotta per il clima e su temi come l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, il consumo di suolo, la giustizia sociale e climatica o qualsiasi altro argomento importante per voi. Informatevi sulle loro campagne, le loro motivazioni, e iniziate un dialogo ora per costruire ponti domani!

Informatevi

Se avete tempo, o siete alla ricerca di un’attività a cui tutta la famiglia possa partecipare, ecco una lista di letture (e non solo) a cui potete dedicarvi. Oppure recuperate qualche documentario ambientale che volevate guardare. Lasciatevi ispirare da queste storie e discutete. 

Partecipate a discussioni online sulla crisi climatica

Prendete parte a conversazioni sull’emergenza climatica. Ci sono molti webinar gratuiti dove potete ascoltare le opinioni degli esperti. Condividete questi webinar con le vostre amiche e i vostri amici o, ancora meglio, aprite una discussione in seguito su ciò che avete imparato. 

Sfruttate i social

Ci sono molti modi per essere attiviste e attivisti digitali anche in tempi di quarantena.

  • Create dei filtri Instagram o un template per le vostre storie, che contribuiscano a rendere visibile la vostra campagna (ecco un esempio dalla campagna per la difesa degli oceani) e che altri possano condividere.
  • Iniziate un tweetstorm: informate le persone sulla crisi ambientale, più tweet ci sono, meglio sarà! Se conoscete account con un gran numero di follower, potete chiedere loro di diffondere la vostra campagna.
  • Utilizzate questi canali per condividere notizie, video e idee sulla crisi climatica e il suo impatto. Se ad esempio trovate notizie che volete diffondere sulla deforestazione, sulle specie a rischio di estinzione, sull’inquinamento atmosferico nelle città, potete condividerle sui vostri social network. È importante che controlliate sempre che le informazioni siano accurate e che vengano pubblicate da organizzazioni o testate affidabili. Coinvolgete i vostri amici, amiche e follower nella discussione. 

Fate attenzione alle vostre abitudini di consumo

Rivedete le vostre abitudini quotidiane. Se tutte e tutti noi esaminassimo i nostri consumi abituali, ci renderemmo conto che le nostre piccole azioni possono contribuire a mitigare la crisi climatica

  • Potete anche sfruttare questo momento per ridurre il più possibile l’uso della plastica. Iniziate controllando quanta plastica monouso c’è nella vostra quotidianità e se è necessaria. Spoiler: non lo è. Tenetelo a mente se dovete andare a fare la spesa. E prendetevi il tempo di pianificare e fare una lista. Un frigorifero organizzato vi aiuterà a prevenire lo spreco di cibo – uno dei principali fattori che contribuiscono alla crisi climatica – e vi farà risparmiare inutili file per comprare da mangiare. Potete anche provare finalmente a coltivare un po’ del vostro cibo: iniziate con erbe o verdure da coltivare sul balcone.
  • Trovate un modo per riutilizzare la plastica che avete già. Come si può fare? Quando avete svuotato un contenitore o un barattolo, assicuratevi di pulirlo e se non potete riutilizzarlo, riciclatelo. Il riutilizzo della plastica è un buon modo per evitare di comprare altra plastica inutile. 

Usiamo queste idee come punto di partenza, la creatività è la miglior arma per essere efficaci. In un mondo di limitazioni della vita fuori casa, impegniamoci per rendere le nostre richieste innovative e d’impatto.

E non dimentichiamo che la solidarietà è una cosa potente. Insieme possiamo superare tutto.

Gglobal climate strike in Cologne.