La deforestazione dell’Amazzonia è sempre più grave. Nel 2020 oltre un milione di persone, tra cui 75 mila italiane e italiani, ha chiesto all’Ue di garantire con una normativa rigorosa che nelle nostre case non arrivino più prodotti legati alla distruzione delle foreste e alla violazione dei diritti umani. La Commissione europea si era impegnata affinché la prima bozza della normativa fosse pubblicata entro la metà dell’anno, ma la pubblicazione è stata prima posticipata all’autunno, e poi ulteriormente rinviata al 22 dicembre, come abbiamo appreso dalla programmazione autunnale della Commissione resa nota di recente.
Secondo una recente analisi dell’Unità europea di Greenpeace, numerose aziende che producono e commerciano materie prime e prodotti legati alla deforestazione e alla violazione dei diritti umani stanno esercitando forti pressioni sull’Unione europea per indebolire la normativa e limitare gli impatti sul proprio business.
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Le foreste, vitali per il clima e la biodiversità, stanno scomparendo. Se vogliamo proteggere il pianeta e noi stessi, dobbiamo fermare la deforestazione.
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