È certamente cancerogeno e lo respiriamo ogni giorno: è il diossido di azoto emesso soprattutto dai motori delle auto Diesel: una nube che avvolge le nostre città e in particolare Milano, Torino, Roma e Palermo, dove i livelli di NO2 nell’aria sono i più alti del Paese.
Recenti studi dimostrano che l’esposizione al biossido di azoto causa 75.000 morti premature l’anno, solo in Europa. E in Italia l’incidenza sulla popolazione è doppia rispetto ai valori medi europei.
Gli effetti più nocivi dell’esposizione all’NO2 si registrano sopratutto sui bambini e sulle donne in gravidanza. È per questo che siamo andati a monitorare la qualità dell’aria delle scuole delle quattro città più inquinate d’Italia.
Le analisi
Con l’impiego di un apparecchio altamente affidabile di ultima generazione (http://www.aqmesh.com/product/) abbiamo effettuato 40 monitoraggi in 40 giorni diversi, presso altrettanti istituti scolastici (scuole dell’infanzia o elementari) delle città di Milano, Torino, Roma e Palermo.
I monitoraggi si sono svolti a partire da Ottobre 2017 e sono terminati a Gennaio 2018 e quello che emerge è non solo un grave problema di qualità dell’aria, ma un’emergenza sanitaria diffusa che esige soluzioni urgenti.
I risultati
39 monitoraggi su 40 hanno rilevato concentrazioni di NO2 superiori ai 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3), valore soglia individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana.
La situazione peggiore appare quella registrata a Torino e Milano: da una media dei rilevamenti svolti in queste due città si ottengono valori superiori agli 80 μg/m3, più che doppi rispetto alla soglia sanitaria individuata dall’OMS. A Palermo e Roma la situazione è appena meno grave: la prima con valori medi prossimi ai 70 μg/m3, la seconda con valori medi di poco inferiori ai 60 μg/m3.
La Campagna #StopDiesel
Dal lancio della Campagna #StopDiesel (Ottobre 2018) abbiamo mobilitato migliaia di cittadini in tutta Italia per chiedere ai sindaci di Milano, Torino, Roma e Palermo di adottare presto provvedimenti radicali per abbattere l’inquinamento da NO2, prevedendo un percorso di progressiva limitazione alla circolazione dei diesel, fino al loro bando a partire dal 2021.
Dal disinteresse ostinato della giunta Raggi per i problemi che segnaliamo, alla sincera preoccupazione degli assessori di Torino per le condizioni della loro città; dalla disponibilità del sindaco di Palermo Orlando ai piani ambiziosi di Milano in materia di mobilità, le città con le quali ci stiamo confrontando hanno sfide enormi davanti a loro, che richiedono coraggio e che non possono più essere rinviate.
Ma al momento nessuna tra queste sembra orientata a fare quanto stanno facendo altre città europee: dare una data di “scadenza” ai diesel, oltre la quale questi veicoli non potranno più circolare nei centri urbani.
Consulta i dati dei monitoraggi di Greenpeace a Roma, Milano, Torino e Palermo